Calcionews24
·14 gennaio 2025
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Doppio ex della sfida, Cesare Prandelli legge Atalanta-Juventus di stasera. Ecco le parole dell’ex Commissario Tecnico della Nazionale a La Gazzetta dello Sport.
UN ESEMPIO DI TRAPATTONI PER MOTTA – «Trapattoni era speciale e anche nei momenti negativi trovava la battuta giusta per alleggerire la pressione. Ricordo una discussione tattica infinita con Boniek. Alla fine Trapattoni se ne uscì alla sua maniera: “Zibì, allora fai una cosa: vieni a prendere la palla nella nostra area di rigore, scarta tutti e poi vai a segnare”. Lo disse alla Trap. Scoppiammo tutti a ridere, a partire da Zibì, e ripartimmo alla grande».UN RICORDO ATALANTINO – «Mi viene in mente Gusto Scala, un classico numero 10 degli anni settanta/ottanta. Era un talento puro, ma giocava soltanto in estate e primavera… “Cesare, in inverno vado in letargo, fa troppo freddo”. Era un altro calcio, ricco di personaggi fantastici».ATALANTA IN CALO – «Gasp ha risentito dell’assenza di Retegui e di un calendario infernale. In questo mese in cui si giocherà moltissimo, avrà la meglio chi non “strafarà”. Che significa giocare più per i punti che per lo spettacolo».LA JUVE IN DIFFICOLTA’ – «Vale per tutte le big. A Thiago aggiungerei soltanto un altro concetto. Per esperienza personale, quando esasperi un po’ l’importanza del gioco finisci per perdere qualcosa a livello di risultati. Fossi in lui, adesso sposterei l’attenzione più sul pressing che sulla costruzione».CHI VORREBBE DELLE DUE SQUADRE – «Ai Percassi chiederei De Roon e lo farei capitano del dream team. Alla Juve busserei per Vlahovic: ho allenato Dusan a Firenze e ho un debole per lui. Le critiche appartengono a tutti i 9 bianconeri, poi però molti vengono rimpianti. Ai miei tempi è finito nel mirino anche Paolo Rossi e parliamo di uno che ha trascinato l’Italia sul tetto del mondo…In quei momenti stavamo sempre vicini a Paolo, lo invitavamo a mangiare la pizza. Vlahovic ha bisogno della stessa medicina: l’affetto dei compagni».