BundesItalia
·2 marzo 2021
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·2 marzo 2021
Mai come quest’anno la DFB-Pokal è un’occasione irripetibile per tutti i club di Bundesliga rimasti in corsa. Nei quarti di finale che si giocheranno tra il 2 ed il 3 marzo ci sono tre squadre provenienti da serie inferiori – Jahn Regensburg, Rot-Weiss Essen e Holstein Kiel – e quest’ultime due si scontreranno tra loro per un posto nelle semifinali. Il che vuol dire che i club della massima serie tedesca rimasti ancora in gioco avranno una partita sulla carta semplice per accedere alla finale di Berlino.
Quello che però rende la coppa nazionale tedesca una chance da non mancare è l’assenza del Bayern Monaco. L’eliminazione dei campioni di tutto per mano dell’Holstein Kiel ha spalancato le porte alla possibilità di un trofeo che, per chi è rimasto in corsa, è diventato fondamentale vincere seppure per diversi motivi.
La prima volta – Partiamo da chi è l’antagonista dei bavaresi anche in campionato: il Lispia. La squadra dell’ex Germania dell’Est sta finalmente sbocciando e con Nagelsmann ha ormai raggiunto lo status di contendente al titolo, tuttavia la bacheca ancora piange. Dalla promozione in Bundesliga i Roten Bullen hanno disputato grandi annate, culminate nella semifinale di Champions League dello scorso anno, senza però aver mai alzato al cielo un trofeo. In bacheca non c’è nulla a livello professionistico, neanche tra Zweite e Dritte. Il quarto di finale contro il Wolfsburg non è di certo così agevole, soprattutto perché incastrato tra il match contro il Mönchengladbach ed il Friburgo, ma se la squadra vuole iniziare a lasciare un segno non c’è occasione migliore di questa per arrivare sino a Berlino e alzare la coppa.
Rilanciarsi – Parlando dell’avversario del Lispia, il Wolfsburg sta disputando un campionato decisamente oltre le aspettative. I ragazzi di Glasner sono forse la più grande sorpresa in positivo di questa stagione, il terzo posto conquistato con i gol di Weghorst e una difesa imperforabile li sta portando dritti in Champions League, ma il secondo successo in Bundesliga è un’utopia. Dopo anni di magra e aver corso il rischio della retrocessione è giunto il momento di tornare ad essere uno dei top club della Bundesliga. Peraltro solo nel 2015 i lupi hanno vinto la Coppa.
Lo stesso discorso può applicarsi anche al Werder Brema, sebbene quest’ultimi siano attualmente impegnati a concretizzare una salvezza tranquilla – più vicina dopo la vittoria contro l’Eintracht – che a quella di conquistare un piazzamento europeo. Delle cinque big impegnate in DFB Pokal è anche quella con l’impegno più semplice. O almeno dovrebbe esserlo. Il sorteggio ha infatti designato lo Jahn Regensburg come l’avversario dei Grünweiß spalancando – quasi – le porte verso una semifinale da non mancare per nessun motivo. Una partita che, comunque, sarà giocata nelle prossime settimane a causa dei casi Covid registrati nello Jahn. Da qui potrebbe ripartire la ricostruzione di una squadra che ha bisogno di una svolta positiva per tornare dove gli compete.
Regalo prima dell’addio – Le ultime due squadre che restano da citare sono il Borussia Dortmund ed il Borussia Mönchengladbach, che daranno vita al Borussen Derby nei quarti di finale. Entrambe hanno la possibilità di coronare anni di lavoro con la vittoria di un trofeo e dare un senso a questa stagione. La crisi di risultati che sta investendo i gialloneri li ha allontanati dai primi quattro posti validi per la prossima Champions e allora Terzic ha l’obbligo di vincere la DFB-Pokal, un trofeo che manca da ormai quattro anni, prima di lasciare spazio a Marco Rose.
E qui arriviamo ai Fohlen. L’addio già annunciato di Rose a fine stagione ha portato con sé qualche strascico all’interno della squadra, apparsa distratta e fragile nelle ultime partite disputate. Tuttavia, come per tutte le altre, anche per il Gladbach questa è un’occasione da non farsi sfuggire. I bianconeri di Germania non vincono un trofeo dalla DFB-Pokal del 1995 – peraltro in finale contro il Wolfsburg – ed il lavoro svolto in questi anni da Max Eberl merita di certo un coronamento. Quale miglior occasione allora di questa. E quindi sotto a chi tocca, perché chiunque uscirà dovrà mangiarsi le mani per aver sprecato una chance unica per soffiare un trofeo al Bayern.
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