Bologna Juve, Maifredi: «Thiago Motta andava esonerato prima, adesso i bianconeri sono come Frankenstein. Mi ha deluso tanto Douglas Luiz, eppure di lui penso questo…» | OneFootball

Bologna Juve, Maifredi: «Thiago Motta andava esonerato prima, adesso i bianconeri sono come Frankenstein. Mi ha deluso tanto Douglas Luiz, eppure di lui penso questo…» | OneFootball

Icon: Calcionews24

Calcionews24

·1 maggio 2025

Bologna Juve, Maifredi: «Thiago Motta andava esonerato prima, adesso i bianconeri sono come Frankenstein. Mi ha deluso tanto Douglas Luiz, eppure di lui penso questo…»

Immagine dell'articolo:Bologna Juve, Maifredi: «Thiago Motta andava esonerato prima, adesso i bianconeri sono come Frankenstein. Mi ha deluso tanto Douglas Luiz, eppure di lui penso questo…»

Bologna Juve, Maifredi: «Thiago Motta andava esonerato prima, adesso i bianconeri sono come Frankenstein. Mi ha deluso tanto Douglas Luiz, eppure di lui penso questo…»

BolognaJuventus deciderà molto della lotta per conquistare il quarto posto, che significa partecipare alla Champions del prossimo anno.

Ad accomunare le due squadre nel passato c’è stato Gigi Maifredi, allenatore che in Emilia si è guadagnato crediti per arrivare a Torino, dove è durato una sola stagione, chiusa con i bianconeri esclusi dalle coppe europee. Ecco i suoi pensieri affidati a La Gazzetta dello Sport.


OneFootball Video


UNO SPAREGGIO – «Non sai mai cosa ti possa riservare il calendario dopo, questa è la giusta premessa perché di campionati anche stravolti alla fine se ne sono visti. A volte proprio il calendario sembra più difficile e vinci gare impensabili; in altre sembra che tu possa passeggiare e invece ti incastri in qualche squadra in maniera imprevedibile. Diciamo che chi la vince fa un passo deciso verso la Champions League. Forse non decisivo ma deciso sì. Insomma, una gara che vincerla darebbe un grande vantaggio».

IL BOLOGNA DI UDINE – «Non esiste squadra a questo punto del campionato che non sia un po’ stanca. Chi più e chi meno. Ma è una piacevolezza vedere e guardare il Bologna: ha una mentalità forte e i giocatori hanno quella forza sicura addosso di coloro che sanno, perché sono due anni che vanno forte, di non essere giocatori mediocri».

LA JUVE DI OGGI – «La Juve non può darti un’idea. Perché è stata creata da un altro e adesso c’è una seconda persona che cerca di sistemare le cose. È un’incompiuta. Un “Frankenstein”, per dirla col sorriso. Chiaro che Tudor ha prima di tutto cercato di appianare un po’ di cose: Motta aveva lasciato tensioni sparse, mi pare…».

THIAGO MOTTA – «Non so se sarebbe stato il caso di esonerarlo prima: non mi permetto. La macchina si giudica se la guidi, non se stai sul sedile posteriore. Quindi non posso giudicare una cosa così delicata. Bisognava essere alla guida per capire e sentire il motore ma se facessi un discorso da bar, beh, direi di sì, magari andava fatto prima».

L’IMPRESCINDIBILE DELLA JUVE – «Ora non lo so ma prima della stagione avrei detto Koopmeiners. Mi coinvolgeva da impazzire. Viveva di una luce splendente che non capisco come possa essere diventata un lumicino. Non è possibile. Sa invece chi è stata una delusione? Inspiegabile, però: Douglas Luiz. Giocatore strepitoso. Poi c’è chi dice che non ha i ritmi del nostro calcio: vabbé, ma Pecci? Pecci era veloce? Pecci faceva il gioco due secondi prima degli altri. Se oggi tornassi in panchina ripartirei da Douglas Luiz, e non ho capito perché non abbia reso, forse i continui cambi, anche di ruolo, non so».

Visualizza l' imprint del creator