Brocchi commenta il passaggio dal Milan alla Lazio: «Credevo di non poter trovare più un’altra famiglia dopo i rossoneri. E quella Coppa Italia…» | OneFootball

Brocchi commenta il passaggio dal Milan alla Lazio: «Credevo di non poter trovare più un’altra famiglia dopo i rossoneri. E quella Coppa Italia…» | OneFootball

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·10 ottobre 2024

Brocchi commenta il passaggio dal Milan alla Lazio: «Credevo di non poter trovare più un’altra famiglia dopo i rossoneri. E quella Coppa Italia…»

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Le parole di Christian Brocchi, ex centrocampista del Milan, sugli anni in rossonero e in biancoceleste, con cui vinse una Coppa Italia

Christian Brocchi ha parlato a Radio Serie A, ricordando gli anni passati alla Lazio dopo il periodi a San Siro con il Milan. Di seguito le sue parole.

VITTORIA COPPA ITALIA 2009 – «Ho due vittorie più importanti nella mia carriera: la Champions League del 2003 e la prima Coppa Italia con la Lazio del 2009. Lì, dopo essere andato via dal Milan, volevo far vedere che avevo dato anche io il mio contributo insieme a tutti quei fenomeni con cui giocavo e che potevo vincere anche con un’altra maglia. Alla Lazio ho fatto cinque anni meravigliosi, di cui quattro sempre titolare e l’ultimo purtroppo fermo per infortunio. Sono andato lì per vincere e al primo anno abbiamo portato a casa la Coppa Italia, importante anche e soprattutto per me come giocatore».


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LAZIO UNA FAMIGLIA – «Pensavo che dopo il Milan non potessi trovare più un’altra mia famiglia, credevo che non avrei potuto più affezionarmi a una squadra. Invece arrivo alla Lazio e il primo anno ho fatto una difficoltà incredibile. Da milanese era un ambiente totalmente diverso, ho fatto davvero fatica. Dal secondo anno in poi mi è cambiata la vita a Roma: sono entrato nel modo di ragionare, di affrontare le partite, i derby, le radio, i tifosi per strada. Mi sono davvero legato a tutti loro del mondo biancoceleste. Dopo una freddezza iniziale, anche da parte dei tifosi che pensavano che fossi andato a svernare dopo il Milan, ho scoperto un ambiente meraviglioso. Nel nostro rapporto c’è stata purezza e affetto reciproco. Il saluto che mi hanno fatto i tifosi della Lazio quando ho smesso di giocare ancora oggi mi fa venire i brividi, ho una riconoscenza nei loro confronti davvero immenso».

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