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Emilio Scibona·30 gennaio 2024
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Emilio Scibona·30 gennaio 2024
La Coppa d’Asia dell’Arabia Saudita di Roberto Mancini si chiude agli ottavi di finale con una polemica: il c.t. italiano infatti ha lasciato il terreno di gioco mentre erano ancora in corso i rigori decisivi per il passaggio del turno.
I “Green Falcons” sono stati infatti eliminati dalla Corea del Sud di Jurgen Klinsmann che si è imposta ai rigori al termine di una partita tirata fino all’ultimo, che lascerà all’Arabia qualche rimpianto.
A passare in vantaggio era stata proprio la nazionale guidata dal “Mancio” grazie alla rete segnata al 46′ del secondo tempo da Radif, appena entrato al posto di Al-Shehri e lesto n
La Corea del Sud si getta in avanti alla ricerca del pareggio che arriva in maniera insperata al 99′ e ultimo dei minuti di recupero: su una lunga azione manovrata da destra Seol Young-Woo fa torre in area per Cho Gue-Sung che sempre di testa batte Al-Kassar portando la partita ai supplementari.
La partita va dunque ai calci di rigore, che risultano fatali all’Arabia Saudita: mentre la nazionale sudcoreana li ha trasformati tutti (a segno anche Son) la squadra mediorientale fallisce il terzo e il quarto penalty con Al Naji e Ghareeb, entrambi ipnotizzati da Jo Hyeonwoo.
Sul terzo rigore, quello fallito da Al-Naji, Mancini lascia la panchina andando direttamente negli spogliatoi: inizialmente era sembrato che l’ex c.t. azzurro volesse la ripetizione del rigore ma in conferenza stampa Mancini ha dichiarato: “Mi scuso, pensavo che la partita fosse finita”.
Festeggia dunque la Corea del Sud che passa ai quarti dove incontrerà l’Australia; l’avventura dell’Arabia Saudita invece finisce con tanta amarezza, specie da parte dell’ex c.t. azzurro.