calvar.it
·4 maggio 2025
Carrarese-Modena, l’analisi del rosso e del rigore

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·4 maggio 2025
Fanno discutere allo Stadio dei Marmi due episodi arbitrali, uno nel primo e l’altro nel secondo tempo di Carrarese-Modena.
Andiamo con ordine. Il primo episodio è l’espulsione comminata dall’arbitro Perri, dopo On Field Review, a Fiorillo, punito per un presunto fallo su Gliozzi da DOGSO (negazione di una chiara occasione da rete).
Su un pallone in profondità, Fiorillo esce dalla porta con l’obiettivo di arrivare sul pallone, come Gliozzi. Ci riesce, deviando nettamente il pallone, poi c’è un contatto che si genera per effetto della dinamica dell’azione. Visto l’intervento sul pallone, secondo me non siamo di fronte a un contatto falloso, ma comunque ci sono alcuni elementi di discussione dato che si tratta di un episodio da campo. Ciò che stride è la chiamata del VAR Giua, assolutamente fuori luogo.
Il secondo episodio è un calcio di rigore in favore del Modena assegnato per un presunto fallo di mano di Fontanarosa su un tiro in porta. Il calciatore della Carrarese si butta in scivolata per opporsi ed effettivamente murare il pallone. Attenzione però, perché il braccio largo è il destro (se lo avesse colpito con quello, sarebbe stato sicuramente da rigore) ma Fontanarosa la impatta con l’altro, che si trova in quella posizione giustamente e inevitabilmente per via dell’imminente caduta, successiva al gesto tecnico. Il braccio dunque si sta per appoggiare a terra in maniera coerente con la dinamica. Credo che sia possibile che l’arbitro, dal campo, sia stato tratto in inganno proprio dall’altro braccio, largo, ma non capisco come il VAR non sia intervenuto per correggere il provvedimento, visto che una fattispecie del genere non è mai, da regolamento, da calcio di rigore.
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