PianetaBari
·17 febbraio 2025
Caso Dorval, cosa rischia Vazquez? Le 10 giornate e iI precedente Juan Jesus-Acerbi che fa discutere

PianetaBari
·17 febbraio 2025
Nel concitato finale di gara del match terminato in parità contro la Cremonese, l’episodio che ha messo in secondo piano quanto accaduto nell’incontro è stato quello relativo agli insulti razzisti subiti da Dorval (clicca qui per i dettagli dell’accaduto). Il protagonista, così come ammesso da Longo Franco Vazquez, sebbene il direttore generale della Cremonese abbia negato tutto, sentendo El Mudo. Un triste episodio quello Dorval-Vazquez, in ogni caso, che ha ricordato molto quanto accaduto nello scorso campionato di Serie A durante il match tra Inter e Napoli.
Nella partita tra i nerazzurri e i partenopei del 17 marzo 2024, l’episodio che ha fatto scalpore è stato quello legato agli insulti razzisti subiti da Juan Jesus da parte del difensore interista Acerbi. L’arbitro ha sospeso per un minuto l’incontro, causa lamentele del difensore del Napoli (“Mi ha detto ne***, a me questo non sta bene”), con Acerbi che si era scusato inizialmente per l’accaduto. La questione sembrava essere apparentemente chiusa, ma il giorno dopo le parole dell’agente del calciatore nerazzurro (“La parola “n***o” non è stata usata”) e la sua esclusione dal ritiro della Nazionale avevano riaperto il caso.
Contemporaneamente, a seguito del referto del direttore di gara, la procura federale della Federcalcio fu incaricata ad aprire un supplemento d’indagine, la cui conclusone ha scagionato il difensore dell’Inter per mancanza di prove, sebbene un palese labiale del difensore dell’Inter, così come si legge dal comunicato della sentenza: «Essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa, ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza».
Copyright: Marco Luzzani/Getty Images – Via OneFootball
Se per Acerbi non c’è stata alcuna sanzione, non è assolutamente detto che quanto accaduto in precedenza possa ripetersi anche per Vazquez. La possibile violazione è contenuta nell’art. 28 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC rubricato «Comportamenti Discriminatori», il quale statuisce che «Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori».
In tal senso, giocherà un ruolo molto importante quanto riportato nel referto del direttore di gara Ferrieri Caputi. Da quanto trapela la direttrice di gara, che a fine match è corsa negli spogliatoi, non avrebbe scritto nulla, tuttavia anche in questo caso potrebbe esserci un supplemento di indagine. Le conseguenze relative ad un’eventuale insulto razzista prevedono una serie di punizioni, come riportato dal regolamento: «Il calciatore che commette una violazione di cui al comma 1 è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato e con la sanzione prevista dall’art. 9, comma 1, lettera g) nonché, per il settore professionistico, con l’ammenda da euro 10.000,00 ad euro 20.000,00”.
Non sono assoluzioni però. Da ricordare i precedenti di Santini, che nel 2021 fu sanzionato con 10 giornate di squalifiche dopo epiteti di matrice razzista a Mawuli della Sambenedettese. Identica sorte per Marconi, che quando giocava nel Pisa in B venne squalificato per 10 giornate dopo offese razziste a Obi del Chievo. In tal caso l’attaccante venne inizialmente prosciolto, ma dopo che fu impugnata l’accusa dalla Procura FIGC arrivò la stangata. L’episodio più recente quest’estate, quando Curto del Como si rese protagonista in amichevole di una battuta offensiva e di matrice razzista verso il calciatore coreano Hwang del Wolvherampton. Poi il passaggio al Cesena, dove ricevette dopo mesi una squalifica di 10 giornate, poi ridotta a cinque più un periodo di volontariato.
La speranza è che questa volta l’epilogo possa essere simile, se il fatto dovesse essere confermato anche dalle indagini della procura federale. Dorval e Vazquez sono stati sentiti ieri dalla Procura, che ora riferirà il tutto al Giudice Sportivo della Serie B.