Calcio e Finanza
·2 novembre 2024
Calcio e Finanza
·2 novembre 2024
Le presunte 115 violazioni del Fair Play Finanziario della Premier League da parte del Manchester City diventano un caso di interesse nazionale e governativo. Infatti, come riporta il quotidiano The Times, alcuni alti funzionari del Foreign Office hanno richiesto aggiornamenti sul procedimento a carico del club inglese di proprietà del City Football Group.
Da documenti ufficiali, James Cleverly, Segretario agli Esteri nel passato governo Tory, ha chiesto un aggiornamento nel settembre 2023, mentre l’Ambasciata britannica a Dubai, città di origine dell’azionista di maggioranza del City, ha richiesto le ultime informazioni sul caso a maggio di quest’anno.
Le informazioni emergono da copie di mail ottenute dal quotidiano brittanico tramite una richiesta di accesso agli atti presso il Foreign, Commonwealth & Development Office (FCDO). Sebbene la maggior parte delle informazioni sia fortemente oscurata per evitare di compromettere i rapporti del Regno Unito con gli Emirati Arabi Uniti, le mail mostrano che ministri, parlamentari e funzionari ricevevano aggiornamenti sulle accuse. Le mail indicano che il Foreign Office insisteva sul fatto che si trattava di un processo indipendente condotto dalla Premier League, nel quale non aveva alcun coinvolgimento.
L’udienza di una commissione indipendente sulle accuse è iniziata a settembre e dovrebbe concludersi a metà novembre, con un annuncio del risultato previsto per l’inizio del prossimo anno. Le mail del FCDO mostrano che un funzionario scrisse il 25 settembre 2023: «Il Segretario agli Esteri ha chiesto un aggiornamento sulla questione EAU/Manchester City. Potreste preparare un aggiornamento di una pagina che copra il contesto, lo stato attuale della questione e le nostre linee da seguire?».
La risposta spiegava i dettagli del caso, affermando: «EAU/Manchester City: Il Manchester City è di proprietà della City Football Group Limited, che è detenuta da un gruppo d’investimento di Abu Dhabi guidato dal vicepresidente degli EAU, Sheikh Mansour bin Zayed Al Nahyan.
Nel febbraio 2023, la Premier League ha deferito il Manchester City a una commissione indipendente in seguito a presunte violazioni delle regole finanziarie della Premier League. Le presunte violazioni riguardano ricavi da sponsorizzazioni, contratti e i regolamenti del Fair Play Finanziario dell’UEFA.
Questo è un processo indipendente in corso, in cui il FCDO non ha alcun coinvolgimento. [testo oscurato] La richiesta di accesso agli atti è attualmente in fase di revisione. Linee approvate da DCMS/FCDO per il pubblico: Qualsiasi acquisto di una squadra di calcio è una questione che riguarda i proprietari e i potenziali acquirenti, inclusa l’adesione a qualsiasi requisito rilevante della lega in cui competono. Le regole e i requisiti della Premier League sono indipendenti, così come il loro processo investigativo».
L’Ambasciata britannica a Dubai ha inoltre chiesto l’ultimo orientamento del Foreign Office sul caso a maggio 2024, dopo un rapporto che suggeriva che un accordo sul caso City avrebbe potuto evitare problemi politici più ampi.
Le mail rivelano anche che una visita di parlamentari nel febbraio 2023 negli Emirati, pochi giorni dopo l’annuncio delle accuse della Premier League contro il City, avrebbe incluso alcune discussioni sul caso. Una mail del FCDO afferma: «Il feedback dai parlamentari ha evidenziato che il [testo oscurato]. Copiate pure più ampiamente come ritenete opportuno».
Una richiesta di accesso agli atti separata al Tesoro ha rivelato che, due settimane prima della richiesta di aggiornamento di Cleverly, il segretario permanente del Tesoro James Bowler aveva tenuto una riunione con Matthew Hurn, il responsabile finanziario del fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala.
Gran parte del report sulla riunione è oscurato, ma viene citato il fatto che Mubadala «gestisce un portafoglio d’investimenti di 267 miliardi di dollari» e che «Khaldoon Khalifa Al Mubarak, presidente del Manchester City FC, è CEO e Direttore Generale».
La riunione includeva discussioni sul «Partenariato d’investimento sovrano Regno Unito-EAU (SIP)» e Bowler «ha ringraziato MH in particolare per l’investimento di 800 milioni di sterline che Mubadala ha fatto in CityFibre (banda larga)».
Il FCDO ha dichiarato che le relazioni internazionali del Regno Unito verrebbero compromesse se i dettagli completi delle sue discussioni sul caso City venissero rivelati. Ha affermato in seguito: «Riconosciamo che rilasciare informazioni su questo argomento aumenterebbe la conoscenza pubblica delle nostre relazioni con gli EAU. Tuttavia, la conduzione efficace delle relazioni internazionali dipende dal mantenimento della fiducia tra i governi.
Questa relazione di fiducia consente uno scambio libero e sincero di informazioni con la comprensione che queste saranno trattate in modo confidenziale. Se il Regno Unito non rispettasse tali confidenze, la sua capacità di promuovere e proteggere gli interessi britannici attraverso le relazioni internazionali verrebbe compromessa, il che non sarebbe nell’interesse pubblico. Per questi motivi, riteniamo che l’interesse pubblico nel mantenere questa esenzione superi l’interesse pubblico nella divulgazione delle informazioni».