Footbola
·10 dicembre 2019
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·10 dicembre 2019
Il Napoli sta vivendo forse il suo peggior momento della sua storia recente e il futuro di Carlo Ancelotti sembra ormai segnato. Tuttavia in Champions le cose stanno andando bene e un pareggio basterebbe per portare gli Azzurri agli ottavi. Al San Paolo arriverà il Genk ultimo e già eliminato da tutto, una semplice formalità quindi, ma attenzione perché il Belgio ha già saputo fare male all’Italia e queste sono le cinque squadre belghe che hanno vinto nel Belpaese.
MILAN-ZULTE WAREGEM 1-2 COPPA UEFA 1985-86 Nella storia del calcio belga molte squadre hanno dovuto subire fallimenti e modificare il proprio nome e questo è ciò che è accaduto anche al Ksv Waregem che nel 2001 ha dovuto fondersi per poter dar vita al Zulte Waregem che conosciamo oggi. La squadra fiamminga visse un grande momento della sua storia nel dicembre del 1985 quando riportò una belga a vincere in Italia. E ottenne questo risultato non in uno stadio qualunque, ma nella Scala del calcio, contro il Milan di Nils Liedholm. Dopo l’1-1 dell’andata i rossoneri erano abbastanza convinti di poter passare il turno e guadagnarsi i quarti di finale e la sensazione divenne quasi certezza quando Mario Bortolazzi sbloccò il risultato a favore del Diavolo. La gioia però durò ben poco, perché dopo soli quattro minuti un calcio di rigore di Philippe Desmet portò la situazione in assoluta parità. Gli attacchi di Paolo Rossi e Pietro Paolo Virdis sembravano inutili davanti a Wim De Coninck e a metà ripresa fu il centravanti Danny Veyt a ribaltare clamorosamente il risultato e a costare carissimo al Milan che uscì così dal torneo.
ATALANTA-MECHELEN 1-2 COPPA DELLE COPPE 1987-88 Come lo Zulte Waregem, anche il Mechelen ha vissuto anni duri dopo i magnifici anni ’80 quando ancora si chiamava Malines. I giallorossi erano una grandissima squadra e nel 1988 portarono il Belgio in cima alla Coppa delle Coppe, ma per farlo servì una semifinale storica contro la grande rivelazione del torneo: l’Atalanta. I bergamaschi avevano perso la finale di Coppa Italia l’anno precedente contro il Napoli, ma i partenopei erano diventati anche campioni d’Italia, così toccò agli orobici giocare questa competizione nonostante fossero retrocessi e quindi si presentavano come squadra materasso di Serie B. I nerazzurri arrivarono però incredibilmente in semifinale dove affrontarono il Malines e nelle Fiandre furono i padroni di casa a vincere per 2-1, ma la qualificazione era ancora apertissima. Nel ritorno a Bergamo, un calcio di rigore di Oliviero Garlini regalò un sogno alla squadra di Mondonico che a fine primo tempo era in finale. Aad De Mos aveva però preparato alla grande la sfida e nel secondo tempo i giallorossi uscirono meglio e con le reti di Rutjes e Emmers ottennero la seconda vittoria con lo stesso risultato. Per l’Atalanta ci furono comunque solo applausi e il Malines tre settimane dopo avrebbe battuto l’Ajax alzando al cielo la Coppa.
PERUGIA-STANDARD LIEGI 1-2 COPPA INTERTOTO 2000 L’Intertoto è sempre stata una competizione affascinante in quanto ha dato possibilità a tante squadre di cimentarsi con le sfide europee già dall’estate con la speranza di qualificarsi per la Coppa Uefa. Il Perugia ne approfittò proprio qualche anno dopo, ma nel 2000 le cose non andarono bene. Nel secondo turno gli umbri vennero sorteggiati con lo Standard Liegi e già nella gara dell’andata al Curi, la qualificazione era praticamente svanita. Ali Lukunku sbloccò il risultato nel primo tempo battendo Mazzantini, ma a inizio ripresa fu il difensore Sandro Calori a ristabilire la parità. Il risultato durò però ben poco perché solo tre minuti dopo Bernd Thijs riportò in vantaggio i belgi che vinsero così la sfida e con l’1-1 del ritorno passarono il turno. In questa partita si affrontarono per la prima volta Marco Materazzi e Daniel Van Buyten, due che si sarebbero reincontrati dieci anni dopo in una finale di Champions League.
MILAN-BRUGGE 0-1 CHAMPIONS LEAGUE 2003-04 Il Brugge è una delle principali squadre delle nazione e nel 1975 fu la prima a vincere una partita in Italia, quando all’Olimpico sconfisse la Roma per 0-1. Ma tra tutte le squadre provenienti dal Belgio è l’unica ad aver bissato questo successo e quello del 2003 è davvero clamoroso. Il Milan era campione d’Europa in carica e si stava avviando a dominare il campionato che lo avrebbe portato al suo diciassettesimo titolo e anche in Champions era tra le favoritissime per il successo finale. Il girone iniziale non sembrava dei più complicati ma dopo l’iniziale vittoria con l’Ajax e il pareggio a Vigo la situazione si fece delicatissima alla terza giornata. A San Siro arrivò il Brugge, squadra materasso del girone e vittima sacrificale, ma a Milano successe l’impensabile. A metà primo tempo un contropiede dei nerazurri portò Mendoza a scagliare un fantastico esterno sinistro all’incrocio dei pali che trafisse Dida per lo 0-1. Il meraviglioso tridente Kakà, Inzaghi e Shevchenko non riuscì a scardinare la difesa avversaria e Verlinden salvò in varie circostanze i suoi. I Blauw en Zwart avevano compiuto una vera e proprio impresa e poco importa se poi il Diavolo passò il turno con gli spagnoli perché San Siro era stato conquistato.
SASSUOLO-GENK 0-2 EUROPA LEAGUE 2016-17 Il Sassuolo visse una straordinaria avventura in Europa League, riuscendo a passare i turni preliminari e arrivando fino alla fase a gironi. Un traguardo storico per una realtà che solo dal 2013 si è affacciata al massimo campionato. Dopo lo strepitoso inizio, con vittoria sull’Athletic Bilbao, i neroverdi iniziarono a perdere i colpi com le sconfitte in Belgio e in Spagna e i due pareggi col Rapid Vienna avevano fatto sì che arrivasse all’ultima giornata già eliminato. A Reggio Emilia si presentò un Genk già qualificato, ma la grande nebbia padana impedì il regolare svolgimento della partita al classico orario serale del giovedì. Rinvio quindi a un insolito venerdì alle 12.30 con pochi intimi al Mapei Stadium. Di Francesco fece riposare molti titolari in vista del campionato, dando la possibilità a tanti panchinari di godersi una giornata europea. Dopo un primo tempo equilibrato uscirono nella ripresa i maggiori automatismi dei biancoblu che trafissero Pegolo per due volte. Heynen prima e Trossard poi fecero sì che i ragazzi di Peter Maes portassero a casa un altro successo consolidando così il loro passaggio del turno e per il Sassuolo questa resta l’ultima gara internazionale della propria storia.