Como-Napoli, la moviola, Manganiello: gara discreta, ma resta un errore evidente | OneFootball

La direzione di gara di Manganiello nella sfida tra Como e Napoli può definirsi nel complesso discreta, anche se non priva di sbavature.

Como-Napoli, la moviola, Manganiello: gara discreta, ma resta un errore evidente

L’arbitro, forte delle sue 104 presenze in Serie A — di cui 11 in questa stagione —, gestisce senza particolari difficoltà la maggior parte degli episodi, ma commette un errore che, a questo livello, non dovrebbe verificarsi.

Gli episodi chiave: corretto non concedere rigore al Como

Partiamo dalle scelte corrette. Giusto non assegnare il rigore richiesto dal Como in seguito a un cross di Strefezza: Lobotka intercetta il pallone con il fianco sinistro, con il braccio ben saldo dietro la schiena. Un tocco chiaro e inequivocabile, tanto che le proteste dei giocatori di casa appaiono fuori luogo. Regolari anche le APP (Attacking Possession Phase) e le azioni che hanno portato ai tre gol del match, senza particolari errori nelle dinamiche chiave.

L’errore: il mancato rosso a Fabregas

L’episodio più controverso riguarda l’allenatore del Como, Cesc Fabregas. Già visibilmente irritato per il rigore non concesso — nonostante non ci fossero gli estremi per assegnarlo —, il tecnico spagnolo protesta animatamente per un tocco involontario di mano di Politano che aveva mandato il pallone fuori dal campo.

A quel punto, Fabregas si rivolge in modo acceso al quarto uomo, Tremolada, probabilmente con qualche parola nella sua lingua madre. Manganiello, richiamato dal suo collaboratore, si avvicina per ammonire l’allenatore del Como, ma proprio in quel momento Fabregas, in segno di plateale dissenso, applaude ironicamente il quarto ufficiale.

Qui l’errore: Manganiello, già diretto verso il tecnico per estrarre il cartellino, avrebbe dovuto optare senza esitazione per il rosso diretto. Un comportamento del genere, secondo regolamento, non può essere sanzionato con un semplice giallo.

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