Conferenza stampa Conceicao: «La squadra non è al top fisicamente ma stiamo migliorando. Theo Hernandez disponibile per domani. Problemi? Posso solo dire questa cosa» | OneFootball

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Milannews24

·21 febbraio 2025

Conferenza stampa Conceicao: «La squadra non è al top fisicamente ma stiamo migliorando. Theo Hernandez disponibile per domani. Problemi? Posso solo dire questa cosa»

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Conferenza stampa Conceicao: il tecnico portoghese presenta la gara di domani del Milan sul campo del Torino di Vanoli

Sergio Conceicao, tecnico del Milan, presenta in conferenza stampa la sfida di domani pomeriggio contro il Torino. Milannews24 segue la diretta LIVE.

TORINO-MILAN – «E’ una gara importante contro un avversario difficile che nel 2025 ha perso solo contro il Bologna. E’ una trasferta complicata per il Milan, ho visto i risultati degli ultimi anni. La nostra finale di Champions League è domani».


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POST FEYENOORD – «Dopo una partita si inizia subito a lavorare per quella dopo. Ho visto il gruppo già concentrato, anche se ovviamente l’eliminazione ha fatto male a tutti. Avevamo preparato bene la partita, ma nel calcio contato tanto gli episodi. Io dico sempre che il calcio è semplice, ma dentro a questa semplicità ci sono tante cose complesse. Dobbiamo continuare la nostra evoluzione e a lavorare. Il tempo è poco, anche per colpa nostra perchè potevamo essere già agli ottavi di Champions. Dobbiamo pensare al quarto posto e alla Coppa Italia. Oggi ho visto bene i ragazzi».

THEO HERNANDEZ – «Ho parlato con lui a fine partita. E’ un patrimonio del club, sa di aver fatto qualcosa che ha messo in difficoltà la squadra. E’ disponibile per giocare domani».

GESTIONE DEL MILAN – «Mi aspettavo un Milan così difficile da gestire? Io sono la grande storia del Milan, ho grande rispetto del Milan. Quando non si vince in un club così si parla di più e c’è più fragilità. Io sapevo che avrei trovato un club difficile su questo, io ho avuto altre possibilità ma sono venuto qua. Io ho il feeling per le cose difficili, sono felice qua».

JOAO FELIX – «Joao Felix? Non averlo cambiato col Feyenoord è stata una mia scelta, sono pagato per questo. In quel momento mi sembrava la scelta giusta, Santiago ha avuto qualche problema fisico nelle ultime settimane ed era molto stanco a fine partita. Alla fine tutti siamo grandi allenatori guardandosi indietro».

CONDIZIONI GENERALI – «Come sta la squadra fisicamente? Dipende dalla situazione di ogni giocatore. Pulisic in questo momento non ha 90 minuti nelle gambe, Santi migliora ma non è ancora al top come vogliamo noi. Ho trovato giocatori in difficoltà e tanti infortunati, alcuni non sono ancora tornati come Loftus-Cheek. Ora Kyle ha avuto un problema. Giocando ogni 3 giorni partite decisive per me e per i giocatori siamo sempre sul filo, non è facile fare questa gestione».

TORINO – «Hanno giocatori molto interessanti, come Ricci per esempio. Nell’approccio che hanno ogni partita vedo sempre una squadra che ha voglia di ottenere un risultato positivo. Quindi bisogna stare al massimo. Dobbiamo prendere in mano noi la partita».

FINE CAMPIONATO – «Io non sono uno che fa la calcolatrice: non mi va di pensare a fine campionato. Vivo le cose ogni giorno con grandissima intensità. Porto il lavoro a casa e la mia famiglia non è contenta, ma è così. Non faccio sempre le cose bene eh, ma lavoriamo in maniera molto appassionata ogni giorno. Abbiamo preparato ieri l’allenamento di oggi, abbiamo fatto i video: questa è la mia preoccupazione. Oggi sono 31 anni che mia madre è morta, avevo 18 anni e avevo perso mio padre da due: se queste del calcio sono le difficoltà, non ho paura di niente. E allora vado avanti per la mia strada».

TANTI LEADER – «Mi piace quando è così, meglio dire quello che si pensa. Il gruppo sta crescendo anche da questo punto di vista, è giusto dire le cose in faccia. Io preferisco una brutta cosa ma vera, che una cosa bella ma non vera. A me piace questa cosa».

INDIVIDUATI I PROBLEMI – «Sì, ne abbiamo parlato con la squadra. Stiamo lavorando su questi aspetti».

PRIMI 50 MINUTI COL FEYENOORD PERFETTI – «Sì è quello che voglio io. Stiamo crescendo, non siamo ancora al top, ma stiamo sempre meglio. Voglio una squadra aggressiva per impedire agli avversari di arrivare davanti alla nostra porta. Io voglio una squadra corta e compatta. Per me possiamo fare questo tipo di gioco, ovviamente sempre con equilibrio».

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