Cosenza, Delvecchio: “Lucarelli? Io ho confermato Alvini, se le mie scelte vengono cambiate da qualcun altro devono mandarmi via” | OneFootball

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·5 febbraio 2025

Cosenza, Delvecchio: “Lucarelli? Io ho confermato Alvini, se le mie scelte vengono cambiate da qualcun altro devono mandarmi via”

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Gennaro Delvecchio, dopo un difficilissimo periodo del Cosenza, ha preso la parola nella sala stampa del Marulla per fare il punto della situazione anche e soprattutto riguardo la questione dell’allenatore. Riprendiamo le sue parole da cosenzachannel.it:

Ambiente – “Questi ragazzi avrebbero bisogno di una spinta. Vorrei vedere la gente che è allo stadio che ci incoraggia fino alla fine. Questo è un patrimonio di Cosenza. Noi dobbiamo metterci il nostro, ma vorremmo che quel di più ci faccia accendere la fiammella. Il giocatore percepisce. Questa piazza s’è salvata negli anni passati grazie alla città, alla tifoseria“.


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Allenatore – “Dopo la partita contro la Sampdoria 7 procuratori mi hanno proposto i loro allenatori – svela -. Tra questi l’agente di Lucarelli. Ho parlato con Cristiano ed il suo agente, ma anche con altri due allenatori. Dopo un’ora ho detto all’agente che rimango con Alvini, che ringraziavo il mister, ma che rimanevo così com’ero. Il motivo è che il gruppo è legato all’allenatore. Lunedì ho chiamato Alvini e gli ho detto di ricominciare al massimo all’allenamento. Se Lucarelli ha avuto altre situazioni con qualche altro della società, portando avanti la trattativa, io non so niente. Se le mie scelte vengono cambiate da qualche altro ed io faccio delle scelte diverse, devono mandarmi a casa. Se ci sono altre cose io non le so“.

Dimissioni – “Non posso abbandonare la nave. Il lavoro è l’unico modo che c’è per provare ad uscire da questa situazione. Se i risultati non sono arrivati la responsabilità è anche la nostra. Ma io non posso dire che ormai siamo retrocessi, devo pensare a lavorare e lottare. E mai dire mai nella vita senza deprimerci. Sabato bisogna fare una battaglia e dare una fiammella di entusiasmo alle persone che vengono al campo. Non possiamo fare altro. Avete visto le squadre che si devono salvare quello che hanno fatto. A partire dalla Salernitana. Noi abbiamo avuto il nostro solito budget. Oggi un calciatore non viene a Cosenza. La situazione è questa. Quando c’è negatività nella vita non c’è entusiasmo, ma è sempre un discorso a livello societario. A me hanno insegnato solo a lavorare. C’è un discorso etico e morale che va rispettato – taglia corto –. Ho scelto uno staff e dei giocatori. Andare a casa e lasciare chi ho scelto significherebbe essere codardo. Andrò sempre avanti a testa alta“.

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