Daniel Fonseca: “Mago Ranieri, merita di concludere in bellezza una rimonta incredibile. Segna Paredes” | OneFootball

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·6 aprile 2025

Daniel Fonseca: “Mago Ranieri, merita di concludere in bellezza una rimonta incredibile. Segna Paredes”

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Il doppio ex di Roma-Juventus, Daniel Fonseca, ha rilasciato un’intervista per La Gazzetta dello Sport a poche ore dal big match dell’Olimpico. Queste le sue parole:

“Questa super sfida la vorrei giocare con la Roma. Ranieri è stato un secondo papà per me e sfidare la Signora con L’Olimpico pieno è una sensazione pazzesca, adrenalina pura. Vincerà la Roma perché Claudio merita di concludere in bellezza una rimonta incredibile. Nessuno si sarebbe immaginato una risalita del genere, ma io sì”.


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Perché? “Perché conosco Ranieri dal 1990, quando mi volle a Cagliari e all’inizio mi difese contro tutti. Era il mio primo anno in Italia: non segnai per sei mesi e mi volevano rimandare in Uruguay”.

Eppure… “Claudio credeva in me e lo diceva pubblicamente. A gennaio ho segnato una doppietta alla Sampdoria, con un gol in rovesciata, e da quel momento non mi sono più fermato e ci siamo salvati contro ogni pronostico. Poi Ranieri mi ha voluto al Napoli e c’era lui in panchina la sera della mia cinquina al Valencia. Claudio e Mazzone sono gli allenatori a cui sono più legato”.

Ha mai visto Ranieri arrabbiato? “Certo, ma sempre con classe. Io all’inizio lo facevo infuriare con le mie finte sudamericane davanti al portiere. Aveva ragione lui: quando ho imparato a farne una in meno, e a calciare in porta, avete visto i risultati… Ranieri è un maestro, ma non credo che sia sottovalutato: chi capisce di pallone lo considera un grande allenatore. La sua forza è l’equilibrio: non lo perde mai, nel bene e nel male. La bacchetta da mago non l’ha usata solo a Roma”.

Ranieri a fine stagione lascerà la panchina per diventare dirigente della Roma: le dispiace? “No, perché sono convinto che farà bene anche nel nuovo ruolo. E magari, per aiutarlo, gli porterò un Fonseca: uno dei miei due figli calciatori, Nicolas e Matias”.

Chi decide Roma-Juventus? “Punto sul gol dell’ex di Paredes. Nella Juventus ho un debole per Yildiz, è turco ma sembra sudamericano. Ha dei colpi che mi ricordano Francescoli”.

A Roma è stato protagonista del decollo di Totti: rivisto adesso? “Aveva un talento pazzesco, Balbo ed io lo dicevamo sempre a Mazzone: metti dentro il ragazzo. Totti il primo gol in Serie A lo ha segnato su mio assist di testa. Che periodo fantastico. Ma quello che aveva più successo con le ragazze non ero io. E nemmeno Francesco, che era giovanissimo… Cappioli: lui era più bello, io più intelligente”.

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