OneFootball
·10 marzo 2025
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Ko storico, poker dell'Atalanta e scontro diretto perso malamente. Un match che poteva essere un trampolino di lancio per i sogni Scudetto dei bianconeri, si trasforma nell'ennesima batosta di una stagione perlopiù negativa.
Il maestro Gasperini dà una lezione vera e propria all'allievo Thiago Motta. La bocciatura sarebbe scontata se la Juventus non avesse deciso di costruire intorno a lui un progetto pluriennale, ma il fallimento deve riportare necessariamente l'ambiente con i piedi per terra.
Altro che Scudetto. Le cinque vittorie consecutive avevano portato la Signora a quota 52 punti e rilanciato le ambizioni in campionato, è vero. Tuttavia, la realtà è ben diversa e, dopo la debacle di ieri sera, è più evidente che mai.
Il vero obiettivo della Juve è il quarto posto, ma la qualificazione in Champions ora non sembra così scontata. Se la Lazio dovesse vincere contro l'Udinese, Thiago Motta finirebbe in quinta posizione a -1 da Baroni e a +2 da un Bologna indemoniato.
Una situazione delicata e inammissibile per il popolo bianconero, che è tornato a protestare a seguito della sconfitta storica contro la Dea. Era dal 22 ottobre 1967 (0-4 nel derby contro il Torino) che la Juventus non perdeva una partita casalinga di Serie A con almeno quattro gol di scarto.
Al risultato shock il pubblico di casa ha reagito con un'azione decisa: "Andate a lavorare", "fate ridere" e "vergognatevi" sono alcuni dei cori che si sono alzati dalle tribune, e il messaggio non potrebbe essere più chiaro di così.
I tifosi chiedono a gran voce un'identità, ma soprattutto la "voglia", che sembra appartenere a un solo giocatore. Federico Gatti è stato l'unico tra le fila bianconere ad essere stato applaudito dopo la sostituzione. Per il resto solo fischi.
Insomma, se la vittoria contro l'Hellas Verona sembrava aver riportato un po' di sereno in casa Juventus, il poker dell'Atalanta ha fatto tornare il temporale sul cielo della Continassa.
Giuntoli e la società hanno ribadito in più occasioni che la fiducia verso Motta resta invariata, ma l'obiettivo minimo è noto e se non dovesse arrivare neppure la qualificazione nella massima competizione europea, allora sarebbero guai per tutti. In poche parole, il destino della Juventus passa dal campo.
Molto dipenderà dai prossimi mesi, ecco perché provare a interpretare il calendario potrebbe aiutare a immaginare il finale di stagione dei bianconeri. I ragazzi di Thiago Motta se la vedranno in casa contro Genoa, Lecce, Monza e Udinese. Saranno lontano da Torino, invece, le partite più delicate: tolte Venezia e Parma, la Signora sarà ospite di Fiorentina, Roma, Bologna e Lazio. Ipotizzare dei risultati però, al momento sembra impossibile.
Nonostante la fiducia, Thiago Motta non può considerarsi troppo al sicuro. Nel caso in cui dovesse arrivare un passo falso in casa della Fiorentina, allora l'ipotesi esonero diventerebbe concreta.
Igor Tudor, noto per il suo passato alla Juve e come braccio destro di Pirlo, sarebbe il candidato principale per prendere traghettare la squadra in questo finale di stagione. Tuttavia, ribadiamo che le possibilità di addio dell'ex Bologna al momento sono basse.
Intanto, i tifosi continuano a non voler dimenticare Massimiliano Allegri.
Fuori dallo Stadium - quando ormai la figuraccia era già stata perfezionata - un folto gruppo di tifosi ha intonato cori in favore dell'ex tecnico. Tempi duri per Thiago Motta.
📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors