PianetaSerieB
·1 novembre 2024
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Per analizzare il complesso momento della Sampdoria, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva un’esperta del mondo blucerchiato: Valentina Cristiani. Giornalista e scrittrice, responsabile di tuttosampdoria.it, la Cristiani ci ha fornito un quadro della situazione molto chiaro riguardo l’operato di tutti i protagonisti in gioco. Di seguito le sue parole:
La stagione della Sampdoria non è iniziata nel migliore dei modi, 15 punti in 11 giornate appaiono un bottino magro per un organico del genere. A cosa attribuisce queste difficoltà?
“Condivido la disamina, soprattutto alla luce degli investimenti economici fatti dal Presidente Manfredi. Passando la palla al campo, la mia impressione è che questa squadra, al di là dell’esperienza dei singoli, giochi con troppa paura ed ansia da prestazione. La “rivoluzione” di Sottil ha portato pochi frutti: tanti si i gol segnati, ma troppi quelli subiti (basti pensare al recente 5-3 col Cesena). Occorre trovare il giusto equilibrio. L’identità forte della squadra e la gestione della pressione di cui parlava il nuovo tecnico blucerchiato quando si è insediato non si sono viste contro le squadre di medio-bassa classifica. E non si sono ancora affrontate le regine Pisa, Sassuolo e Spezia.”
Dopo la passata stagione, da esperta del mondo blucerchiato, come ha appreso la notizia della conferma di Pirlo? Entrando nel dettaglio, come ha visto la scelta di esonerarlo dopo poche giornate? Come possiamo spiegarci razionalmente una cosa del genere?
“La falsa partenza di Pirlo, alla luce dei pesanti investimenti effettuati e a fronte di una campagna acquisti importante, con 14 innesti (tra cui giocatori d’esperienza che conoscono la categoria), che punta alla promozione in questa stagione, è stata fatale per il tecnico bresciano che non aveva più la fiducia del Club. In merito alla conferma, invece, penso fosse giusto dargli un’altra opportunità visto dove ha portato la squadra la scorsa stagione nonostante tutti i problemi societari, la marea di infortuni.”
La ricerca di che cosa, secondo lei, ha portato alla scelta di Sottil? Come valuta fin qui l’operato del nuovo tecnico? Nonostante le buone cose viste, l’impressione è che manchi un po’ di continuità nei risultati. Ha visto dei passi in avanti rispetto alle due differenti gestioni?
“Sicuramente il cambio alla guida tecnica è stato dettato dalla necessità di dare una scossa all’ambiente. Penso che la scelta sia caduta verso un allenatore motivato, carismatico, con grande personalità, che chiede fame agonistica e amore per la maglia.”
Il pareggio in terra veneta contro il Cittadella lascia qualche rimpianto. Alle porte c’è la gara contro il Brescia, cosa dobbiamo aspettarci?
“Pareggio deludente al Tombolato, quello di mercoledì sera. Poche idee e confuse. Insufficienti a mio avviso le prestazioni della coppia Benedetti/Bellemo a centrocampo. Unica nota positiva la porta inviolata per la seconda partita consecutiva – e comunque contro la penultima della classe – ed il ritorno di Pedrola che, in 20 minuti, ha effettuato l’unico tiro in porta del match. Con il Brescia mi aspetto un ritorno al passato, quello vincente della gara con il Mantova, con Romagnoli-Kasami (indispensabile recuperarlo)-Meulensteen. Auspicando un rientro di Borini, che nelle ultime due giornate di campionato, si è sempre scaldato senza mai trovare spazio sul terreno di gioco. Inspiegabilmente.”
Dove dobbiamo collocare la Sampdoria da qui a fine campionato? Ai vertici o leggermente sotto in corsa per i play-off?
“Se è pur vero che il campionato di B è ancora lungo, Sassuolo e Pisa stanno dimostrando di avere una marcia in più. Fondamentale rimanere agganciati al treno dei play off, per poi attingere al mercato di gennaio.”
Un giocatore che fin qui non ha reso come avrebbe dovuto e uno che invece sta confermando le aspettative?
“Benedetti/Bellemo prestazioni anonime, nei top Kasami e Meulensteen, che riescono a cambiare il volto alle partite.”
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