Ex Sampdoria, Flachi: «Mi dispiace tantissimo! La Samp è una società molto seguita e bisogna mettere delle basi per il futuro» | OneFootball

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·15 maggio 2025

Ex Sampdoria, Flachi: «Mi dispiace tantissimo! La Samp è una società molto seguita e bisogna mettere delle basi per il futuro»

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Francesco Flachi, ex storico giocatore della Sampdoria, ha commentato a caldo la retrocessione blucerchiata in Serie C. Le dichiarazioni

Francesco Flachi, storica leggenda della Sampdoria, ha commentato a 360° la retrocessione dei blucerchiati nel campionato di Serie C. Vi riportiamo le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Radio Sportiva:

DISPIACERE – «Mi dispiace tantissimo, io l’ho vissuta, sono stato quasi 10 anni lì. Genova è la mia seconda città, vivo spesso lì, ora sono a Firenze, quindi la vedo un attimino diversamente da loro in una situazione del genere. Dispiace! Anche perché oltre al calcio, alla storia, la Samp è anche una società che è molto seguita per la simpatia di tutto, per il fascino che ha avuto Roberto Mancini, Gianluca Vialli, per ciò che hanno fatto. Penso che dispiace a tutti trovarsi in questa situazione, ti fa male, fa male anche al calcio, però se succede significa che ci si deve prendere delle responsabilità».


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FUTURO – «Bisogna cercare di ripartire il prima possibile, di trovare delle chiarezze. Per sapere quello che è successo ormai è troppo tardi. Bisogna mettere delle basi per il futuro perché ogni categoria è a sé, che non ci ricolgano impreparati per queste cose qui. Devono anche ai tifosi delle scuse perché se le meritano, non hanno mai abbandonato la squadra. Penso che anche da parte del Presidente, dei direttori che devono metterci la faccia e fare chiarezza sia per il presente e soprattutto per il futuro».

ALLENATORI E GIOCATORI – «Di solito quando si cambiano tanti allenatori, alla base c’è sempre un problema. Io dico sempre in primis le responsabilità se le devono prendere i giocatori perché sono loro gli artefici quando le cose vanno bene e male. Io reputavo che la Samp a gennaio poteva ambire a qualche cosa di più importante perché se si andava a vedere i nomi come Tutino o Coda, l’anno scorso hanno fatto 40 gol. Giocatori che hanno giocato in Serie A e che hanno della buona qualità. Romagnoli che dopo si è infortunato, ma fece un grandissimo campionato. A centrocampo giocatori con un po’ di esperienza: Yepes e tutto quanto. Quindi si prospettava qualche cosa di importante. Non dico un passaggio diretto in Serie A, ma almeno andarsela a giocare nei play off».

RIVOLUZIONE – «A gennaio c’è stata la rivoluzione dove sono arrivati giocatori che potevano migliorare la situazione o cercare di fare qualcosa per avvicinarsi ai play off. I nomi c’erano, poi non capisco ciò che è successo all’interno degli spogliatoi».

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