Calcio e Finanza
·7 novembre 2019
Calcio e Finanza
·7 novembre 2019
Inaugurato oggi presso il centro di accoglienza di Niamey (Niger) il complesso sportivo realizzato dall’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) e finanziato da Fondazione Milan. Grazie al generoso sostegno di Fondazione, sono stati costruiti un campo da calcio, uno da basket e uno da pallavolo, strutture che saranno messe a disposizione dei rifugiati evacuati in Niger dalla Libia presenti nel centro. Il complesso è stato inaugurato alla presenza di Rocco Giorgianni, Segretario Generale di Fondazione Milan. La cerimonia ha visto anche la partecipazione straordinaria dell’attore israeliano Raz Degan, che ha dato il calcio di inizio alla prima partita disputatasi nell’impianto e che ha voluto far sentire la sua vicinanza alle persone che vivono nel centro.
La costruzione delle strutture sportive è avvenuta nell’ambito di “Sport come Terapia“, un progetto realizzato dall’UNHCR e da Fondazione Milan dedicato ai rifugiati provenienti dal Corno d’Africa che UNHCR ha evacuato dai centri di detenzione in Libia. Sono in maggioranza persone vulnerabili, giovani, che hanno subito violenze e torture. Scopo dell’iniziativa è di permettere loro di praticare attività sportive con funzioni terapeutiche mirate al superamento dei traumi vissuti. Molti fra loro presentano le conseguenze di profondi traumi, per questo l’obiettivo del programma è di aiutarli, attraverso lo sport, a socializzare e recuperare fiducia e autostima.
UNHCR è profondamente grata a Fondazione Milan per il suo fondamentale sostegno, che dura da quasi 10 anni – commenta Alessandra Morelli, Rappresentante UNHCR in Niger –. Dal finanziamento di un progetto legato allo sport in Libano all’impegno a favore dell’istruzione dei bambini siriani, l’impatto del sostegno di Fondazione Milan in questi anni è stato significativo, concreto e tangibile. Basta guardare negli occhi questi ragazzi per capire quanto sia importante per loro lo sport. Grazie allo sport, infatti possono provare a lasciarsi alle spalle i traumi subiti, socializzare e sviluppare il loro potenziale e le loro qualità umane“.
“La collaborazione con UNHCR è sempre stata una grande opportunità per Fondazione Milan – ha dichiarato Rocco Giorgianni, Segretario Generale di Fondazione Milan -. Poter realizzare progetti con al centro lo sport e l’educazione, oltre a rendere felici tanti ragazzi, ci dimostra quanto siano importanti questi elementi per lo sviluppo personale e sociale anche in contesti di emergenza umanitaria“.
Dopo il taglio del nastro, la giornata è proseguita con dei tornei di calcio e basket, che hanno visto impegnati decine di ragazzi e ragazze. Dalla fine del 2017, il Niger collabora con UNHCR al Meccanismo di Transito di Emergenza (ETM), un programma che mira a fornire assistenza salvavita attraverso l’evacuazione temporanea dei rifugiati dai centri di detenzione libici in attesa di essere reinsediati in paesi terzi.