PianetaSerieB
·30 ottobre 2024
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·30 ottobre 2024
Le lodi per mister Davide Possanzini piovono da qualsiasi direzione sin dalla scorsa stagione, in quest’avvio di Serie B abbiamo scoperto un Guido Pagliuca dalle idee talmente forti da rendere possibili risultati contro le prime della classe. Mantova e Juve Stabia sono squadre piene di criticità che stanno andando oltre ogni aspettativa grazie ai rispettivi allenatori. C’è un’altra rosa, però, ancora eclatantemente più debole delle prime citate che contro ogni previsione ha un ritmo da salvezza: la Carrarese di Antonio Calabro.
Con un organico neppure vagamente attrezzato per difendere la categoria, il club apuano ha raccolto 12 punti in 11 partite. Dietro a questo risultato non ci sono le grandi proposte delle altre due neopromosse rivelazione, ma non c’è neppure il materiale umano adeguato per coltivare un calcio brioso e affascinante. Anche laddove la Grande Bellezza si dilegua, tuttavia, può esserci terreno fertile una differente forma di fascino: l’organizzazione pura.
Se Cherubini e Cerri sono promesse che magari possono sbocciare e anche elementi come Cicconi o Schiavi stanno comunque dimostrando di avere la struttura per valere la categoria, tanti altri componenti della squadra toscana appaiono decisamente fragili per giustificare i risultati che stanno arrivando. Anche ieri al cospetto di un buon Bari gli uomini di Calabro non si sono disuniti e anzi non hanno rinunciato a cercare i 3 punti. Sin qui la formazione ha sempre saputo sfruttare al meglio qualsiasi debolezza avversaria e le ha capitalizzate al massimo: la crisi nera di Frosinone e Cittadella o le stesse carenze in zona realizzativa dei biancorossi. Avere meno armi aguzza quella più importante di tutte, la testa.
Non può essere appariscente come altri, ma Antonio Calabro si sta dimostrando un allenatore enorme. Ha portato in Serie B una piazza che faticava a credere a un obiettivo così grande e cronologicamente lontano e ora si sta rimboccando le maniche e sporcando i palmi per lottare col massimo della dignità. Mantenere la cadetteria resta un’impresa ai limiti dell’impossibile salvo sforzi importanti e fruttuosi a gennaio, ma il mister sta rendendo un’intera tifoseria orgogliosa della propria squadra. I media sono pazzi di Possanzini e Pagliuca e proprio per questo è un dovere morale ricordare che c’è un altro professionista che sta compiendo il più grande dei miracoli: la Carrarese a 12 punti non ha senso.