Gattuso dopo i primi mesi all’Hajduk Spalato: “Il mio obiettivo principale è trasformare lo spogliatoio in una famiglia” | OneFootball

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·25 ottobre 2024

Gattuso dopo i primi mesi all’Hajduk Spalato: “Il mio obiettivo principale è trasformare lo spogliatoio in una famiglia”

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Gennaro Gattuso è sulla panchina dell’Hajduk Spalato da soli quattro mesi ma sta già entrando nei cuori dei tifosi grazie al primo posto in campionato dopo dieci giornate.

Intervista Gattuso

Prime parole. “Ci siamo resi conto che ogni partita è difficile, l’abbiamo visto nei primi 25 minuti a Koprivnica. Ogni match richiede una buona preparazione, dobbiamo allenarci e andare avanti. Dobbiamo essere pronti mentalmente, tatticamente e fisicamente. Domani ci aspetta una partita difficile, paragonabile a quella contro il Belupo”, ha avvisato Gattutos.


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Entrando nei dettagli: “La Lokomotiva è la squadra numero uno in campionato per quanto riguarda il pressing e l’uscita dalla difesa. Escono rapidamente, si sviluppano velocemente, sono giovani e corrono. Devo preparare la partita in entrambe le fasi, sia quando abbiamo che quando non abbiamo la palla. Dobbiamo essere pronti, non sarà una passeggiata. Sono pericolosi sui palloni recuperati”.

Sul divario generato rispetto alla seconda classificata: “Quattro punti non significano molto, noi pensiamo solo a noi stessi. La questione principale è sempre come preparare la prossima partita. Non dobbiamo ripetere l’errore della scorsa stagione, quando ci siamo rallegrati troppo presto. Qui il mio obiettivo principale è trasformare lo spogliatoio in una famiglia. Una famiglia ha momenti buoni e cattivi, ma ho riunito i giocatori attorno a allenamenti, disciplina e rispetto. Se qualcuno vuole rovinare questo, allora divento una bestia. Se un giocatore vuole compromettere i rapporti nello spogliatoio, per lui non c’è più posto da me. Quando arriverà il momento di perdere una partita, stringeremo la mano all’avversario, ci gireremo e andremo avanti”.

Infine Gattuso ha parlato anche della squadra: “Voglio lodare tutta la squadra. Sono qui da quattro mesi e la squadra è a un livello molto alto. Ho vissuto una grande professionalità. Abbiamo 31 giocatori in allenamento, a volte qualcuno commette un errore, ma si assume la responsabilità e va avanti. Loro vivono questo club dentro e fuori dal campo. Sono molto felice per questo e posso continuare”.

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