PianetaChampions
·10 febbraio 2025
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Questa sera contro la Fiorentina a San Siro l’Inter avrà la ghiotta opportunità di accorciare sulla capolista Napoli, fermata ieri al Maradona da un’ottima Udinese. Ecco l’analisi de La Gazzetta dello Sport in vista del posticipo:
“Perché il campionato lo vincerà l’Inter? Perché stasera ha la grande occasione di riavvicinarsi alla capolista Napoli, farsi sotto a meno uno. E perché resta la squadra più forte, con la rosa più completa, anche se la batosta di Firenze, lo 0-3 contro la Fiorentina, ha seminato dubbi e perplessità. Serata storta o principio di declino? Propendiamo per la prima ipotesi, a patto che a San Siro l’Inter restituisca il colpo alla Fiorentina, nella rivincita immediata. Tre punti obbligatori per rifarsi sotto. Tre punti necessari per risentirsi padroni di se stessi, del proprio valore”.
“Non è possibile che l’Inter chiuda la stagione a zero titoli. Se accadesse, l’annata sarebbe semi-fallimentare, date le potenzialità di partenza. La Champions non è un’utopia, la qualificazione diretta agli ottavi, con quarto posto nella classifica unica, ha proiettato l’Inter in una dimensione superiore, ma arrivare in fondo non sarà facile. La Champions è un gioco di incastri, un cubo di Rubik. Idem la prima edizione del Mondiale per club negli Stati Uniti a giugno, una competizione indecifrabile perché inedita e con il carico da undici delle scorie di una stagione infinita e del caldo. La Coppa Italia è un trofeo rispettabile, però la coppa nazionale sarebbe un palliativo, una toppa bella, ma toppa. Il titolo più “fattibile” resta lo scudetto, e nel caso sarebbe il secondo di fila. Un bersaglio grosso e alla portata, il porto sicuro che garantirebbe a Inzaghi un’estate serena, a prescindere dal Mondiale per club”.
“Nell’attuale Serie A, l’Inter è la squadra che ha segnato il maggior numero di gol, 56, due in più dell’Atalanta, ma con una partita in meno. Di queste 56 reti, “soltanto” 24 sono state segnate dagli attaccanti: Thuram 13, Lautaro 9, Correa e Taremi 1. Arnautovic zero. Il fatto che, nel reparto offensivo, dietro Thuram e Lautaro, ci sia il deserto è un limite e un rischio. L’Inter però manda a bersaglio tanti giocatori: Dumfries a 6, Calhanoglu e Frattesi a 4, Dimarco e Barella a 3 e tanti altri tra uno e due per un totale di 12 elementi”.
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