Lazionews24
·26 dicembre 2024
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·26 dicembre 2024
Mario Gila, difensore della Lazio, ha parlato così a Relevo. Le dichiarazioni del centrale biancoceleste.
OBIETTIVI – «Il nostro obiettivo è andare avanti partita per partita, ma in futuro abbiamo le possibilità e il livello per arrivare in Champions League. Lo abbiamo fatto un paio di anni fa e vogliamo farlo di nuovo».
EUROPA LEAGUE – «Stiamo riuscendo ad avere continuità in tutte le competizioni, abbiamo battuto il Napoli anche in Coppa. Siamo 20 giocatori e tra una gara e l’altra la gente si riposa e tutti escono al 100% e dimostrano il loro livello. Devi essere calmo, ma ci godiamo le cose positive».
SEMPRE PIU’ TITOLARE – «Sono molto felice. Dall’anno scorso ho iniziato a giocare a metà stagione e tutto sta andando molto bene. Per un giocatore essere una figura speciale è molto importante».
ATTACCANTE DIFFICILE DA MARCARE – «Un attaccante che mi piace molto, e che mi ha complicato la vita, è stato Joshua Zirkzee, che era al Bologna e ora al Manchester United. Adesso gioca poco, ma mi è sembrato un giocatore spettacolare, per come scendeva in ricezione e andava d’accordo con i compagni».
SARRI – «È un allenatore spettacolare, unico sotto l’aspetto difensivo, studia tutto al millimetro e mi ha aiutato molto a crescere. Dopo tre anni la squadra aveva bisogno di un cambiamento È lui ad essersene accorto per primo e si è fatto da parte».
FUTURO – «In questo momento sono felice di essere qui. Dopo, qualsiasi cosa accada, sono pronto ad ascoltare tutto. Ho delle ambizioni e se ci saranno delle opzioni, le ascolterò e le valuterò. Ma sono molto felice qui, la squadra mi stima, va tenuto in considerazione».
SCONFITTA CON L’INTER – «È stata una partita difficile perché nella prima mezz’ora siamo stati abbastanza bravi. Avevamo la partita sotto controllo. Abbiamo commesso l’errore di dargliun rigore e loro hanno guadagnato quel punto di fiducia che ci ha fatto rallentare un po’. Mi è sembrato un risultato esagerato, ma è merito loro e dobbiamo lavorare perché non si ripeta».
CONCORRENZA IN SERIE A – «È vero che negli ultimi anni c’è stata molta concorrenza, come Bologna o Napoli. Il livello della Serie A è cresciuto tantissimo ed è bello perché ci sono tante squadre che lottano per l’Europa».
PATRIC E PEDRO – «Sì, sono stato molto vicino a loro da quando sono arrivato. Con Patric vivo più momenti fuori dal campo perché siamo più simili, ma con Pedro lo stesso, è una persona incredibile, e come giocatore non parliamo nemmeno di questo. Sono molto contento del livello che stanno dimostrando entrambi, soprattutto di Pedro, che a 37 anni si sta dimostrando un leader».
NAZIONALE – «Sono molto emozionato, mi piacerebbe andare in Nazionale. È un altro sogno che ogni bambino ha. Non ho fretta, quando dovrà arrivare, arriverà. Devo continuare a dimostrare il mio livello e quando De La Fuente riterrà che devo fare il passo, lo farò».