Footbola
·10 giugno 2020
Footbola
·10 giugno 2020
Per completare la seconda metà della stagione calcistica in Spagna è giusto che si riparta dall’unica partita lasciata a metà. Il primo incontro ufficiale post sosta non sarà di liga, ma di Segunda, e vedrà scendere in campo Rayo Vallecano e Albacete per il secondo tempo del match sospeso nello scorso dicembre.
La partita fu interrotta esattamente all’intervallo per via dei continui cori all’indirizzo di Zozulya. “Zozulya sei un nazista“, “Vattene da Vallecas“, i sunto di ciò che era stato urlato contor il calciatore ucraino. La sua colpa era aver postato qualche foto nel suo passato con delle simbologie di estrema destra, che vanno contro agli ideali apertamente di sinistra del Rayo Vallecano. Tanto che al momento dell’acquisto del giocatore ex Dnipro da parte del club di Vallecas, i tifosi si riunirono in incessanti proteste fino a far saltare il suo passaggio alla Franjirroja.
Proteste che si sono prolungate anche quando Zozulya ha messo piede a Vallecas da avversario con la maglia dell’Albacete, al punto da rendere impossibile il continuo della partita. All’intervallo le due squadre si misero d’accordo con l’arbitro per non tornare in campo e la gara fu ufficialmente sospesa e rinviata.
Il Rayo dovette pagare una multa e chiudere le porte dello stadio per due gare, oltre al recupero di questa che però si sarebbe giocata comunque senza spettatori per via delle norme attualmente in vigore.
Sarà una partita sui generis, per quanto non lo siano un po’ tutte le gare di questo secondo blocco. ma qui le condizioni sono ancora più paradossali: di fatto si è giocata prima la gara di ritorno di quella d’andata, si giocheranno solo 45′ e l’Albacete dovrà schierare dieci persone visto che nella prima metà di gara era rimasto in dieci, e infine Zozulya potrà giocare a Vallecas senza alcun disturbo, dopo che ha giocato in casa la sfida da ex contro il Rayo pur senza lasciare il segno.
Un ritorno d’eccezione per il calcio spagnolo, pronto a ripartire e a completare tutto ciò che era stato lasciato in sospeso. Stavolta senza cori, insulti o gesti che possano mettere in crisi la normalità del gioco.