Grand Hotel Calciomercato
·19 ottobre 2023
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·19 ottobre 2023
Deve ancora dimostrare tutto, ma le premesse sono state buone. Nella sua partita d'esordio, Milan-Genoa di Coppa Italia 2021/22, Emil Roback ha già dato una piccola prova del suo talento.
Entrato al posto di Olivier Giroud, si è mosso bene al centro dell'attacco. Consapevole e allo stesso tempo spensierato. Tranquillo e divertito. Già a suo agio tra i grandi, con cui si allena da tempo. Zero pressioni, solo gioia e voglia di giocare adesso al Norrköping in Svezia.
Classe 2003, è un attaccante che sa coniugare un fisico importante (186 centimetri) e una buona rapidità nei movimenti. Nel quotidiano studia Leao e Ibrahimovic. Il primo è un suo grande amico: la sintonia è forte, anche per la similitudine della loro filosofia di calcio. Il secondo, invece, è più di un maestro. Ibra e Roback non condividono solo la nazionalità svedese e il ruolo in campo, ma anche una squadra, l'Hammarby: il gioiellino rossonero ci è cresciuto, mentre Zlatan è proprietario del 50% delle quote.
E' stato proprio all'Hammarby che i due si sono incontrati per la prima volta: in attesa di conoscere il suo destino (con l'incombente ombra di Rangnick sul Milan), Ibra si allenava con i biancoverdi, giocando in coppia proprio con Roback. E la permanenza dell'idolo in rossonero (assieme a quella di Maldini e Massara in dirigenza) è stata fondamentale per far approdare Emil a Milano.
Su di lui era forte la concorrenza dell'Arsenal: i Gunners avevano in mano gli accordi verbali ed erano pronti a chiudere definitivamente. Ma - grazie all'insistenza dell'area scuouting, che credeva fortemente in lui, e alla buona parola messa dallo "sponsor" Ibra ("è l'attaccante del futuro") - il Milan si è convinto e l'ha portato in Italia in due soli giorni. Un vero e proprio blitz.
Emil Roback a Milano per le visite mediche
Appena rientrato dal prestito poco fortunato al Nordsjaelland, Roback non si ferma a lungo a Milano e viene girato al Norrkoping, squadra militante in Allsvenskan, la Serie A di Svezia. Si tratta di un prestito con diritto di riscatto: i rossoneri, dunque, potrebbero potenzialmente perdere questo talento.