Inter News 24
·14 febbraio 2025
Inchiesta Curva Nord Inter, le relazioni col ‘boss dei parcheggi’: da Calhanoglu a Lukaku fino ad alcuni dirigenti! Gli scambi di favori e i regali
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Inter News 24
·14 febbraio 2025
Nell’ambito dell’inchiesta sulla Curva Nord dell’Inter, la Repubblica pone l’attenzione su Giuseppe “Pino” Caminiti, arrestato a settembre 2024 per legami con la ‘ndrangheta, e sui rapporti tra l’uomo soprannominato ‘il boss dei parcheggi’ con diversi calciatori e persone legate al mondo nerazzurro.
INCHIESTA CURVA NORD INTER – «Perfino gli ex: da Nainggolan a Brozovic, da Lukaku («È il benvenuto, lo abbraccio forte») a Sensi e D’Ambrosio, ai loro compagni al Monza Birindelli e Izzo, fino a Bonera, tecnico della primavera del Milan. Il favore da chiedere a Giuseppe Caminiti era sempre il solito. L’accesso ai pochi e selezionati posti del parcheggio sotterraneo di San Siro, magari in cambio di biglietti, una maglia, una foto o un video di auguri. Nulla di penale, per carità. Solo che su quel mondo di sotto Caminiti, 54enne originario di Taurianova, regnava in forza dei suoi radicati legami di ’ndrangheta e alla protezione dell’anziano Giuseppe “udutturicchiu” Calabrò. Per questo “Pino” era stato arrestato a fine settembre insieme ai vertici delle due curve nella maxi-operazione della Dda milanese»
I CONTATTI CON LA FAMIGLIA INZAGHI E CON I CALCIATORI DELL’INTER – «Dal figlio dell’allenatore dell’Inter, Pino ottiene un introvabile biglietto per il match con la Lazio del maggio 2024: “Ci sei sempre stato accanto — gli scrive Tommaso Inzaghi — cercherò sempre di farti un favore… io e mio padre”. Con Hakan Çalhanoglu è un continuo scambio di abbracci, di “frate”, di “bro” e cuoricini. Davide Frattesi (“Ciao Pino buonasera”) si annuncia per il posto auto della mamma, in arrivo a San Siro, in cambio di una casacca (“La firmo x te? Grande Pinù, la maglia è tua”), stesso trofeo concesso da Alessandro Bastoni (“te la lascio stasera”) insieme a diversi video di saluti. Il parcheggio era merce pregiata per un cugino di Nicolò Barella (“poi viene via con me, se no devo uscire, fermarmi in mezzo alla gente, prenderlo, capito?”) e per un cognato: “Stasera ti darò quella cosa che ti ho promesso”, annuncia il centrocampista. E i toni familiari non cambiano con i dirigenti interisti: il responsabile della sicurezza Claudio Sala, l’addetto alla sicurezza del Meazza Paolo Bordogna, l’ex capo della comunicazione Matteo Pedinotti».