Calcio e Finanza
·7 gennaio 2025
Calcio e Finanza
·7 gennaio 2025
Hanno scelto di essere processati con rito abbreviato i vertici delle curve di San Siro, ossia Marco Ferdico e Andrea Beretta per la Nord interista e Luca Lucci per la Sud milanista, arrestati il 30 settembre scorso nella maxi indagine di Polizia e della Guardia di Finanza, coordinata dai pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra.
L’inchiesta ha messo in luce i business illeciti e le violenze dei gruppi ultrà e l’accusa di associazione per delinquere – anche con l’aggravante mafiosa per gli ultras nerazzurri – finalizzata ad una serie di reati, tra cui aggressioni ed estorsioni.
A fine dicembre il gip Domenico Santoro, su richiesta della Procura, aveva disposto il giudizio immediato (prima udienza fissata per il 20 febbraio) per i 19 arrestati, ma poi in questi giorni gran parte di loro, tra ultrà milanisti ed interisti, hanno scelto la strada dell’abbreviato, con processo a porte chiuse senza dibattimento e sconto di un terzo sulla pena in caso di condanna. Tra loro appunto anche Beretta, che da settimane sta collaborando coi magistrati, ricostruendo affari e dinamiche della curva e l’omicidio del 2022 del capo ultrà Vittorio Boiocchi. Beretta era già finito in carcere a inizio settembre per l’omicidio dell’esponente della ‘ndrangheta Antonio Bellocco, anche lui nel direttivo della Nord.
Mentre si attende la scadenza dei termini per proporre i riti alternativi, un gup dovrà fissare, poi, la data di inizio del processo abbreviato. Tra coloro che hanno già fatto istanza di abbreviato, oltre a gran parte degli ultrà, figura anche Gherardo Zaccagni, l’imprenditore che, per conto degli ultras, stando alle indagini, gestiva i parcheggi dello stadio di San Siro.