Inter News 24
·14 febbraio 2025
Indagine ultras Inter e Milan, deferimenti a marzo: ecco i rischi per i due club e per i calciatori
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Inter News 24
·14 febbraio 2025
La Procura federale si muove spedita nelle indagini sul processo ultras, ovvero la parte legata alla giustizia sportiva dell’inchiesta Doppia Curva avviata dai pm di Milano sugli ultras di Inter e Milan. La Gazzetta dello Sport fa il punto sull’inchiesta, spiegando quelli che sono i rischi per tutte le parti coinvolte.
INDAGINE ULTRAS INTER – «Entro la prima settimana di marzo dovrebbero partire gli avvisi con le contestazioni: da quel momento chi riceverà l’atto, che sia la società o un tesserato, avrà 15 giorni per farsi interrogare, presentare memorie difensive o chiedere un eventuale patteggiamento per ottenere il dimezzamento della pena. Scaduti i 15 giorni scatteranno i deferimenti. In pratica – se le contestazioni saranno più pesanti del previsto e i tesserati di Inter e Milano decidessero di andare avanti senza patteggiare – il processo sportivo dovrebbe tenersi ad aprile in primo grado ed eventualmente a maggio in secondo grado. L’avviso di chiusura indagini arriverà principalmente a chi è stato già ascoltato a Milano, anche se c’è qualche posizione ancora in bilico che Chinè si riserva di valutare nei prossimi giorni».
I RISCHI PER I CLUB – «Il Codice di Giustizia Sportiva regola i rapporti tra club, tesserati e tifosi nell’articolo 25. Per quanto riguarda Inter e Milan, il comma 1 recita: «Alla società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente». E qui si definiscono anche le sanzioni: una multa da 10 mila a 50 mila euro. I due club, stando a quanto emerso, non dovrebbero rischiare oltre. È possibile, per non dire probabile, che si possa arrivare al patteggiamento, anche se Milan e Inter, che si dicono entrambe più che serene, preferiscono attendere di vedere le contestazioni che muoverà loro il procuratore federale Chinè».
I RISCHI PER I CALCIATORI – «Lo stesso discorso può valere per i dirigenti e soprattutto per i giocatori. Al comma 10 dello stesso articolo si legge: «Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società e validate dalla Federazione». La sanzione è una squalifica per i giocatori e un’inibizione per i dirigenti. Chiaro dunque che Calhanoglu, che ha ammesso di aver incontrato i capi ultras Ferdico e Bellocco nonostante l’Inter gli avesse detto di non farlo, sia a forte rischio stop. Così come Calabria, che avrebbe ammesso ai pm di aver visto il leader dei tifosi rossoneri Luca Lucci in un bar».