Inter News 24
·6 maggio 2025
Inter Barcellona, Inzaghi studia le mosse per scardinare la difesa blaugrana: ecco le armi a disposizione del tecnico nerazzurro

Inter News 24
·6 maggio 2025
Tutto pronto per la grande sfida di stasera tra Inter e Barcellona. Storicamente i catalani hanno incontrato molte difficoltà a San Siro, dove hanno conquistato soltanto una vittoria dal 2000 in avanti. Anche durante l’epoca d’oro di Guardiola, il Camp Nou rappresentava un aspetto fondamentale a loro favore, mentre a Milano l’Inter ha frequentemente prevalso, come dimostra anche la vittoria del 2022 con Inzaghi come allenatore. Di seguito, l’analisi di Tuttosport.
L’ANALISI DI TUTTOSPORT – «Ciò che balza all’occhio è il fatto che i blaugrana a San Siro abbiano vinto una sola volta (2-1, il 10 dicembre 2019, con Antonio Conte in panchina), a dimostrazione di come pure negli anni migliori il Barcellona abbia sempre faticato tantissimo alla Scala del Calcio. Peraltro Simone Inzaghi, nell’unico precedente da interista, si è preso lo scalpo di Xavi (4 ottobre 2022) grazie al gol di Calandogli».
LE ARMI DI INZAGHI – «Questo non vuol dire che l’Inter metterà il pullman davanti alla porta: non lo ha fatto all’andata, figurarsi se lo farà nel suo stadio. Questo anche perché Inzaghi possiede due straordinarie armi su cui contare: le ripartenze e le azioni da calcio d’angolo. Sulle prime ieri l’allenatore ha torchiato la squadra nella rifinitura. L’altra arma è un’eccellenza dell’Inter a livello europeo: i gol segnati da azioni d’angolo. Nelle ultime due gare di Champions sono stati 4, equamente divisi tra Bayern e Barça. In totale in stagione sono stati 18: 11 in Serie A (dove nessuno ha fatto meglio), 4 in Champions, 2 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa, protagonista il solito Dumfries contro l’Atalanta. A Barcellona l’olandese ne ha segnati addirittura due. In Europa, soltanto l’Arsenal in stagione vanta numeri migliori. La forza dell’Inter consta nella combinazione di due fattori: il primo è dato dalla possibilità di avvalersi di due fantastici battitori quali sono Calhanoglu e Dimarco»
LA SPINTA DI SAN SIRO – «Qualità che vengono esaltate grazie agli schemi messi a punto da Inzaghi con il suo staff, capaci di adattare quanto viene provato in allenamento alle caratteristiche dell’avversario di turno. Con il Bayern, per esempio, l’Inter aveva piazzato tre uomini fuori area per raccogliere eventuali palle sporche, con il Barcellona – avendo i nerazzurri una fisicità superiore – Inzaghi ha piazzato due uomini nell’area piccola e altri quattro alle loro spalle in area. E questo – unito alla spinta dei 70mila tifosi nerazzurri presenti a San Siro – può mandare ancora in tilt il dispositivo difensivo di Flick».