Calcionews24
·3 maggio 2025
Inter Barcellona, Rafa Benitez: «All’andata i catalani hanno pagato un po’ la stanchezza della Copa del Rey. Lautaro out? Ma Inzaghi ha già dimostrato questo…»

Calcionews24
·3 maggio 2025
L’eco di Barcellona–Inter non si è ancora spenta, anzi, in vista della semifinale di ritorno è ancora più forte. Su La Gazzetta dello Sport ci ragiona Rafa Benitez, che i nerazzurri li ha guidati nel dopo-Mourinho.
SEMIFINALI CHAMPIONS – «Le due semifinali di andata sono state gare di altissimo livello e anche nel ritorno non ci verrà fatto mancare nulla. Ci sarà strategia, certo, ma il talento dei calciatori avrà il sopravvento, la indirizzeranno loro. Non è semplice immaginare chi, ma ci sarà l’imbarazzo della scelta».
COME SARA’ INTER-BARCELLONA – «Uguale o assai simile a quella del Montjuic, perché la natura dell’una e dell’altra non la alteri da una settimana all’altra. Ti porti dentro ciò che sei, come ti sei costruito questo percorso luminoso in Champions. Certo, senza Lautaro, semmai non dovesse farcela a recuperare, Inzaghi perderà tanto ma, se ci fate caso, anche mercoledì scorso Martinez non c’è stato nel secondo tempo e le occasioni non sono mancate. É chiaro che se dovesse esserci, il potenziale offensivo resterebbe terrificante. Ma le alternative non mancano e la cultura resta invariata».
VANTAGGI – «Il fattore campo potrebbe esserlo, ma sino ad un certo punto: il Barça ha con sé l’abitudine a giocare in ambienti roventi, non si lascia condizionare, procede con la sua logica, il palleggio prolungato, la ricerca della profondità, la capacità di pote contare su ragazzi che non hanno soltanto coraggio ma piedi buonissimi e tanto cervello. É in forma, l’ha sottolineato in Coppa del Re con il Real, anche se poi con l’Inter ha dato l’impressione, nel finale, di aver avvertito i supplementari».
CALCOLI – «Non rientra nel modo di concepire le partite né di Inzaghi e né di Flick, lo dice il 3-3 dell’andata e lo dice il percorso di entrambi. Ma sarà pure sconsigliabile buttarsi avanti, lasciando spazi scoperti. Il Barcellona in questo forse tende ad essere più spavaldo. Ma dell’Inter fa paura la statura, in termini fisici e anche caratteriali: Dumfries l’ha cambiata, ci ha aggiunto del suo; e avere Thuram o non averlo non è poi la stessa cosa, come si è visto. Sarà una partita dei singoli -a Yamal e agli interisti aggiungerei Pedri e Raphinha – ma principalmente del concetto di squadra. Sarà una semifinale che varrà una semifinale».