Inter Campus Bulgaria, cultura Rom e piccole donne | OneFootball

Sofia – A Hristo Botev, quartiere Rom al confine della città - dove Inter Campus opera per incentivare la scolarizzazione e l’inclusione sociale - non è raro vedere mamme adolescenti spingere carrozzine con i figli neonati. Oppure nonne che hanno meno di quarant'anni venire a prendere i nipoti a fine allenamento. Una fragilità sociale che tocca il 90% delle ragazze Rom che si sposa prima dei vent'anni e nella maggioranza dei casi si tratta di matrimoni combinati dai genitori.

In molti nuclei Inter Campus le bambine iniziano il loro percorso, come i maschi, all'età di sei anni ma devono interrompere già prima dei dieci per dedicarsi alle faccende di casa perché molto presto dovranno prendere marito.

Indirettamente, attraverso il gioco del calcio lavoriamo per prevenire e contrastare i matrimoni precoci promuovendo una strategia di integrazione con focus sui percorsi individuali delle bimbe.

Ogni genitore Rom che sceglie di lasciare vivere la propria adolescenza alle bambine, di rimandare il matrimonio, di rispettare le scelte di una figlia, di assicurarle una adeguata scolarizzazione è per noi una vittoria.