Inter-Stella Rossa analizzata IN tre punti: Calcio (e testa) a San Siro | OneFootball

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·2 ottobre 2024

Inter-Stella Rossa analizzata IN tre punti: Calcio (e testa) a San Siro

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Inter-Stella Rossa si chiude con la prima vittoria stagionale della squadra di Inzaghi in Europa. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo la seconda giornata della nuova Champions League

MILANO – L’Inter di Simone Inzaghi torna alla vittoria in UEFA Champions League dopo il pareggio nell’esordio in casa del Manchester City. Tre punti casalinghi – contro la Stella Rossa di Vladan Milojevic – che portano il totale a 4 dopo due giornate e fissano l’obiettivo massimo a 22 su 24 a disposizione. Analizziamo Inter-Stella Rossa (4-0) di Champions League in tre punti.


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Inzaghi smonta la polemica sulla Champions League preparata come obiettivo principale a discapito della Serie A

1. PREPARAZIONE – A San Siro l’Inter si presenta con Stefan de Vrij capitano. La traduzione è semplice: Inzaghi a centrocampo deve fare a meno dell’infortunato Nicolò Barella ma allo stesso tempo rinuncia a Lautaro Martinez in attacco. E non finisce qui, visto che contro la Stella Rossa restano seduti in panchina per tutto il tempo Federico Dimarco e Marcus Thuram, mentre Francesco Acerbi entra con il numero 10 argentino solo dopo oltre un’ora di gioco. Chi aveva da ridire sulle scelte di Inzaghi tra Serie A e Champions League si sarà trovato spiazzato. Le scelte del tecnico nerazzurro non pongono una competizione come prioritaria rispetto alle altre. L’Inter scelta è sempre quella considerata in grado di battere tutti gli avversari. E la dimostrazione arriva dal tandem offensivo formato da Mehdi Taremi e Marko Arnautovic, entrambi finiti sul tabellino dei marcatori. Ormai non esistono più un’Inter A e un’Inter B, Inzaghi le mixa continuamente.

Poker paradossale: vittoria netta ma Inter non brillantissima

2. PRESTAZIONE – I quattro gol rifilati alla Stella Rossa sarebbero potuti essere molti di più. E non solo pe le reti annullate ad Arnautovic e Denzel Dumfries per fuorigioco. La squadra di Inzaghi costruisce tanto ma è imprecisa. Più precisamente, l’Inter spreca troppo e non riesce a chiudere subito la pratica Stella Rossa. È necessario attendere un’oretta, quindi il secondo tempo, per dilagare ed evitare beffe. Al di là di qualche energia nervosa probabilmente sprecata nella gestione del vantaggio minimo, ciò che bisogna evidenziare in Inter-Stella Rossa è l’approccio collettivo. Per la prima volta in stagione si vede un’Inter che sa di essere nettamente superiore rispetto al suo avversario nonostante la formazione rimaneggiata per metà. Ed è esattamente ciò che vuole Inzaghi. Questa filosofia di gioco permette di controllare dominare qualsiasi partita.

Testa solo su Inter-Stella Rossa, anche se ignorare il resto è difficile

3. CONCENTRAZIONE – Il risultato della partita assume maggiore importanza a causa del contesto in cui arriva. Le notizie di cronaca che si rincorrono intorno all’Inter (al Milan e non solo, ndr), per quanto riguarda il tema criminalità e tifo organizzato, non possono passare in secondo piano. E non posso farlo soprattutto a San Siro, che è esattamente il luogo incriminato. L’Inter vista in campo è più forte della Stella Rossa ma anche dell’ambiente esterno. L’obiettivo tre punti non viene mai messo a rischio. Non c’è distrazione né pensiero negativo che tenga. La forza mentale di questa squadra, figlia del lavoro di Inzaghi e del suo staff, è invidiabile. Probabilmente – e sarebbe il caso di osservarlo soprattutto nelle prossime uscite – anche la testa di alcuni calciatori è finalmente libera. Ed esiste solo il calcio (giocato). La vittima, che può iniziare a tutelarsi anche pubblicamente, non deve nascondersi più. Questo argomento verrà affrontato – giustamente – in altre sedi ma l’auspicio adesso è tornare a respirare solo Calcio a San Siro. Come quello espresso dall’Inter di Inzaghi in Champions League nel 4-0 contro la Stella Rossa.

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