Calcio e Finanza
·27 dicembre 2024
Calcio e Finanza
·27 dicembre 2024
Per la gloria o per i bilanci? A cavallo tra il vecchio e il nuovo anno le Supercoppe nazionali tornano al centro della scena. Se ci sono Paese come Inghilterra e Germania che utilizzano la manifestazione come evento di apertura della nuova stagione, ce ne sono altri – tra cui l’Italia, ma anche Francia e Spagna – che utilizzano la competizione per “spezzare” i campionati e assegnare un trofeo che mantiene un fascino particolare.
Ogni Paese ha la sua formula, tra chi lo fa disputare entro i confini nazionali e chi lo “esporta” per fare promozione all’estero, tra partite “secche” – generalmente il vincitore del campionato e della coppa nazionale della stagione precedente, come nel caso del Community Shield – e formule Final Four, una novità che ha investito prima la Supercoppa spagnola e poi quella italiana.
Ma quanto vale sollevare al cielo il trofeo? Risposta breve: non molto, ma dipende da Paese a Paese. La Supercoppa, in proporzione ad altre competizioni, non è sicuramente tra le più remunerative, ma può contribuire a “salvare” una stagione e a regalare una gioia ai tifosi.
Partendo dalla Supercoppa italiana – la cui prossima edizione è in programma tra il 2 e il 6 gennaio in Arabia Saudita – il torneo si prepara ad andare in scena per la seconda volta con il format della Final Four. La prima e la seconda classificata della Serie A 2023/24 – l’Inter e il Milan – sfidano rispettivamente Atalanta (finalista di Coppa Italia) e Juventus (vincitrice della coppa nazionale). Le vincitrici delle due semifinali approdano all’ultimo atto.
Dando uno sguardo all’accordo siglato dalla Lega Serie A per la disputa del torneo in Arabia Saudita (si gioca a Riad, con i match tutti in programma all’Al-Awwal Park), ecco che il contratto prevede un premio complessivo di circa 23 milioni di euro. Di questi 16,2 milioni di euro finiscono nelle casse di club, secondo questa divisione:
Restando su chi organizza la competizione con il format della Final Four, anche la Supercoppa spagnola si giocherà divisa tra due semifinali e la finalissima: il teatro degli incontri sarà anche in questo caso l’Arabia Saudita, ma quanto incasseranno le partecipanti? Come riporta la stampa iberica, la Federcalcio riceve un totale di 40 milioni di euro dai sauditi per portare la competizione nel Paese ogni anno. L’accordo è valido fino al 2028 e si riduce:
Tocca poi alla stessa Federazione ripartire i ricavi, che per la prossima edizione saranno così assegnati:
A queste cifre, vanno aggiunti 2 milioni di euro per la squadra che trionferà e 1 milione di euro per la finalista. In totale, la Federcalcio spagnola distribuirà dunque oltre 12,2 milioni di euro.
Le Supercoppe giocate con il format della Final Four sono le più ricche tra quelle dei top 5 campionati europei. Restando su chi ha deciso di esportare la competizione all’estero, la Francia farà disputare il Trophée des Champions a Doha, in Qatar. L’edizione 2024 andrà in scena il prossimo 5 gennaio 2025 e vedrà affrontarsi Paris Saint-Germain e Monaco allo stadio 974, uno degli impianti realizzati per il Mondiale del 2022.
La particolarità di questa struttura è che è stata realizzata utilizzando 974 container navali riciclati. Il nome, pertanto, deriva dall’esatto numero di container impiegati per la sua costruzione, numero scelto per via del fatto che +974 è il prefisso telefonico internazionale del Qatar. La squadra che solleverà il trofeo porterà a casa 2 milioni di euro per il successo, mentre la finalista perdente potrà contare su un milione.
Passando invece alla Supercoppa di Germania – la DFL-Supercup – il trofeo viene ancora assegnato prima del via della nuova stagione. Quest’anno è andato in scena il 17 agosto e ha visto trionfare il Bayer Leverkusen sullo Stoccarda. La sfida si è conclusa sul risultato di 2-2, con la formazione di Xabi Alonso che ha avuto la meglio ai calci di rigore.
Rispetto alla Supercoppa francese, la sfida tedesca in gara secca vale un po’ di più. Chi conquista il trofeo porta a casa 3 milioni di euro, mentre la finalista perdente riceve 2 milioni. Nel 2024, per la prima volta dal 2011, la manifestazione non ha visto la partecipazione del Bayern Monaco, sempre presente nelle edizioni precedenti come Campione di Germania o vincitore della coppa nazionale.
Last, but not least (ultimo, ma non per importanza), troviamo lo storico Community Shield, la Supercoppa inglese. Nato nel 1908, il prestigioso trofeo apre la stagione del calcio inglese e si disputa a Wembley. Questa estate, a sfidarsi sono state Manchester City e Manchester United, con la formazione guidata da Pep Guardiola che ha avuto la meglio ai calci di rigore.
A differenza della ricchissima Premier League, il Community Shield non ha un valore economico per i club partecipanti, perché gli incassi legati alla manifestazione vengono donati in beneficenza. Nel dettaglio, organizzata dalla Football Association, i proventi della partita che si disputa annualmente vengono destinati a iniziative comunitarie e organizzazioni benefiche in tutto il Paese.
I ricavi dalla vendita dei biglietti (al netto delle spese sostenute per l’organizzazione) e dei diritti tv dell’incontro vengono distribuiti in parti uguali ai 124 club che hanno partecipato alla FA Cup a partire dal primo turno, affinché li destinino a loro volta a organizzazioni benefiche e progetti di loro scelta, mentre il rimanente viene assegnato ai partner nazionali di beneficenza della Football Association.
Per fare un esempio, nel 2017 la Federcalcio inglese decise di destinare l’incasso a tutti coloro che furono colpiti dal terribile incendio della Grenfell Tower. Insieme ad Arsenal, Chelsea e McDonald’s, la FA si mise come obiettivo una donazione da 1,25 milioni di sterline per le vittime.
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