gonfialarete.com
·7 aprile 2025
Italia, Buffon: “Thiago Motta? La bocciatura gli farà bene. Tudor ha portato energia e unità alla Juventus”

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·7 aprile 2025
L’ex capitano bianconero elogia l’impatto di Igor Tudor sulla squadra: “C’era bisogno di positività e coesione. Ora la Juve va tutta nella stessa direzione”. E su Thiago Motta: “Resta una suggestione forte, ma questa esperienza gli servirà”
Roma, 7 aprile 2025 – Dopo il pareggio dell’Olimpico tra Roma e Juventus, Gigi Buffon, ospite di DAZN, ha analizzato con lucidità il momento dei bianconeri, offrendo una lettura netta: la Juve di Tudor è un’altra squadra rispetto a quella di Thiago Motta, soprattutto per spirito e coesione interna.
“I ragazzi che scendono in campo ora hanno qualcosa in più da dirsi e da condividere”, ha detto l’ex portiere. “Prima li vedevo più slegati, ognuno con una propria interpretazione del gioco. Tudor ha portato energia e positività, e penso che i giocatori avessero bisogno proprio di questo.”
Fiducia in Thiago Motta, nonostante tutto Nonostante l’esonero durante la sosta per le Nazionali, Buffon non mette in discussione il valore dell’ex allenatore del Bologna:
“Thiago era la mia suggestione più grande, e lo è ancora. Penso che questa bocciatura possa fargli bene. A volte, le esperienze negative sono quelle che ti formano di più. Ho grande fiducia nella sua carriera da allenatore.”
Il nodo fascia: “Serve un capitano vero” Buffon ha poi puntato il dito su un altro tema caldo in casa Juventus: la mancanza di una figura di riferimento stabile in campo:
“Cambiare così tanti capitani è inusuale, soprattutto in un club come la Juve. Lì la fascia rappresenta la storia. Quando entri negli spogliatoi, vedi le foto di cento anni di capitani: capire dove sei è il primo passo. Il capitano dev’essere una guida nei momenti delicati, non una figura secondaria.”
La nuova Juve di Tudor Concludendo, Buffon ha sottolineato che, oltre al piano tecnico, Tudor ha saputo toccare le corde giuste sul piano umano:
“Ha portato una scossa, un’energia diversa. I giocatori ora remano nella stessa direzione. È quel qualcosa che mancava prima, ed è fondamentale se vuoi tornare competitivo ad alti livelli.”