Juventus, Bernardeschi alla Gazzetta: «Il quarto posto è il minimo che la Juventus deve pretendere. Vi dico a cosa deve puntare la Juve» | OneFootball

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·15 marzo 2025

Juventus, Bernardeschi alla Gazzetta: «Il quarto posto è il minimo che la Juventus deve pretendere. Vi dico a cosa deve puntare la Juve»

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L’ex giocatore di Juventus e Fiorerentina Federico Bernardeschi ha parlato della partita di domani tra viola e bianconeri. Le parole del doppio ex

L’ex giocatore di Fiorentina e Juventus Federico Bernardeschi ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport alla vigilia della sfida tra viola e bianconeri in cui ha analizzato il momento di entrambe le squadre. A seguire le sue parole.

JUVE ATALANTA – «Quello che è successo allo Stadium mi è dispiaciuto tanto, non è mai bello vedere una squadra in difficoltà però capisco la rabbia dei tifosi, per la storia della maglia e della società, ed è giusto così. Credo che in questo momento la Juventus debba isolarsi e portare a termine la stagione con il quarto posto».


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THIAGO MOTTA – «Il progetto è stato fatto su più anni, penso che la società farà delle valutazioni alla fine. Il quarto posto è il minimo che la Juventus deve pretendere in una stagione, in base agli obiettivi che ci si era prefissati all’inizio la dirigenza dovrà decidere se andare avanti così o cambiare».

QUARTO POSTO – «No, la Juventus può farcela benissimo anche se non me l’aspettavo così in difficoltà. I progetti nuovi non sempre vanno nella maniera giusta, spetta alla società decidere se dare tempo al nuovo corso o cambiare».

PERCORSO IN CHAMPIONS – «Occasione persa? Assolutamente sì. Un club come la Juventus deve sempre arrivare agli ottavi, se non ci riesce è un problema».

VLAHOVIC – «Dispiace vedere un capitale che non gioca per motivi un po’ tattici, un po’ tecnici e un po’ societari. Credo che la sua situazione dipenda da una combinazione di queste tre cose. È un giocatore forte, un professionista serio e la Juventus non sta valorizzando un suo capitale, facendo giocare uno, Kolo Muani, che è solo in prestito. Dal punto di vista societario lo considero un errore».

KEAN – «Io ho sempre sostenuto che Moise fosse un giocatore forte, non si deve dimenticare che alla Juventus aveva una concorrenza atroce, non si poteva pretendere che giocasse tutte le partite, anche se essendo molto giovane ne avrebbe avuto bisogno. Mi aspettavo che rinascesse, non avevo dubbi che avrebbe fatto tra i 15 e i 20 gol alla Fiorentina, un club che gli sta dando fiducia e la possibilità di esprimersi al meglio».

SCELTA DI FAGIOLI – «Sono convinto di sì, la Fiorentina è un’ottima opportunità per Nicolò, un club che ti dà tanto anche a livello sentimentale. Può fare bene a uno come lui che ha vissuto un periodo personale complicato»

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