Juventus, il cambio Motta-Tudor non convince la Borsa: titolo Juve in calo del 3,12%. E poi… | OneFootball

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·25 marzo 2025

Juventus, il cambio Motta-Tudor non convince la Borsa: titolo Juve in calo del 3,12%. E poi…

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Il cambio in panchina tra Thiago Motta e Igor Tudor non ha portato entusiasmo tra gli investitori: il titolo della Juventus ha chiuso la giornata in ribasso del 3,12%, toccando i minimi a 3,109 euro.

Juventus, il cambio Motta-Tudor non convince la Borsa: titolo Juve in calo del 3,12%. E poi…

In apertura, le azioni avevano registrato un aumento del 3,5%, arrivando a 3,36 euro, ma nel corso della giornata il sentiment del mercato è cambiato.


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Un esonero dai costi pesanti La Juventus sta attraversando un periodo delicato sotto il profilo tecnico ed economico. L’addio a Motta, arrivato dopo risultati deludenti contro Atalanta e Fiorentina, rappresenta un doppio problema: sportivo, per la necessità di rilanciare la squadra, e finanziario, a causa del pesante impatto sui conti societari.

L’esonero del tecnico italo-brasiliano costerà alla società circa 15 milioni di euro, considerando lo stipendio del tecnico e del suo staff fino alla scadenza del contratto nel 2027. Un costo aggiuntivo che rischia di mettere ulteriormente sotto pressione il bilancio bianconero, già vincolato dall’obiettivo di contenere le perdite entro i 32 milioni per la stagione 2024-2025, così da rispettare i parametri di autosufficienza imposti da Exor.

Gli effetti sulle finanze del club Dopo l’ultimo aumento di capitale da 200 milioni operato da Exor, la Juventus era chiamata a una gestione più oculata per evitare ulteriori ricapitalizzazioni. I conti per la prossima stagione si basavano su diverse entrate previste, tra cui:

Premi UEFA per la Champions League: circa 65 milioni di euro

Partecipazione al Mondiale per club: 18-20 milioni

Ricavi dallo Stadium: circa 67 milioni

Plusvalenze da cessioni (Rovella e Pellegrini alla Lazio): 14 milioni

Riduzione costi tra stipendi e ammortamenti: circa 25-30 milioni

L’esonero di Motta cambia gli equilibri, aggiungendo un ulteriore costo imprevisto di 14-15 milioni che rischia di far saltare i piani di contenimento delle perdite. Senza la qualificazione alla prossima Champions, il deficit potrebbe ampliarsi, rendendo necessaria una nuova iniezione di capitali da parte di Exor, che però deve rispondere anche agli azionisti.

Le prossime mosse della Juventus La dirigenza dovrà ora agire con estrema attenzione per evitare un ulteriore squilibrio economico. Serviranno cessioni mirate e una strategia chiara per rientrare nei parametri finanziari stabiliti. Inoltre, si dovrà trovare un accordo con Motta per una risoluzione consensuale del contratto, così da ridurre l’impatto sui conti.

La Juventus ha bisogno di stabilità, sia in campo che fuori, per non compromettere il proprio progetto a lungo termine. L’Europa che conta resta un obiettivo imprescindibile per garantire sostenibilità economica e competitività.

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