Juventus, parla Bernardeschi: “Motta? Va giudicato su più anni. Non mi immaginavano la squadra così in difficoltà” | OneFootball

Federico Bernardeschi, ex Juventus, ha parlato della situazione dei bianconeri e di Thiago Motta. L’attuale giocatore del Toronto Fc ha trattato anche altri temi, tra cui la situazione Vlahovic.

Acquistato dalla Fiorentina nel luglio del 2017 per 40 milioni di euro, Federico Bernardeschi è stato per cinque anni un elemento importante della rosa della Juventus. Dopo aver lasciato Torino nel 2022, il classe ‘94 si è aggregato al Toronto Fc, club di MLS, con cui finora ha segnato 23 gol e fornito 13 assist.

Juventus, senti Bernardeschi: “Vlahovic? Dispiace vederlo così”

Le parole di Bernardeschi rilasciate a Gazzetta: “Quello che è successo allo Stadium contro l’Atalanta mi è dispiaciuto tanto, non è mai bello vedere una squadra in difficoltà però capisco la rabbia dei tifosi, per la storia della maglia e della società, ed è giusto così. Credo che in questo momento la Juventus debba isolarsi e portare a termine la stagione con il quarto posto”.

MOTTA OUT? – «Il progetto è stato fatto su più anni, penso che la società farà delle valutazioni alla fine. Il quarto posto è il minimo che la Juventus deve pretendere in una stagione, in base agli obiettivi che ci si era prefissati all’inizio la dirigenza dovrà decidere se andare avanti così o cambiare».

QUARTO POSTO – «No, la Juventus può farcela benissimo anche se non me l’aspettavo così in difficoltà. I progetti nuovi non sempre vanno nella maniera giusta, spetta alla società decidere se dare tempo al nuovo corso o cambiare».

PERCORSO CHAMPIONS – «Occasione persa? Assolutamente sì. Un club come la Juventus deve sempre arrivare agli ottavi, se non ci riesce è un problema».

VLAHOVIC – «Dispiace vedere un capitale che non gioca per motivi un po’ tattici, un po’ tecnici e un po’ societari. Credo che la sua situazione dipenda da una combinazione di queste tre cose. È un giocatore forte, un professionista serio e la Juventus non sta valorizzando un suo capitale, facendo giocare uno, Kolo Muani, che è solo in prestito. Dal punto di vista societario lo considero un errore».