Inter-News.it
·1 aprile 2025
Juventus Women, DS Braghin assurdo: «Rigore Inter? Ingiusto, riapre tutto!»

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·1 aprile 2025
Il rigore trasformato da Tessa Wullaert nel finale di gara dà inizio alla rimonta definitiva sulla Juventus Women, con l’Inter che esce vittoriosa dallo scontro di poule scudetto per 3-2. Il Direttore Sportivo della squadra bianconera femminile, Stefano Braghin, avanza delle assurde proteste contro la decisione arbitrale.
CAMPIONATO RIAPERTO – Stefano Braghin non ci sta alla rimonta dell’Inter sulla Juventus Women e, intervistato da TuttoSport, dichiara: «Domenica al 90’ il campionato era virtualmente chiuso, in tre minuti si è riaperto anche perché adesso le inseguitrici stanno molto meglio di noi dal punto di vista psicologico e perché abbiamo ancora lo scontro diretto con entrambe».
PROTESTE – Stefano Braghin prosegue facendosi la ragione: «Un episodio che ha influito tantissimo non solo sulla partita, ma sulla storia di questo campionato: è stato un palese abbaglio dell’arbitro. In trent’anni di calcio non ho mai visto un calciatore che contemporaneamente riesce a colpire di testa e a sgambettare volontariamente un avversario. Forse solo in Kung Fu Panda… Seriamente, credo che per dare un rigore al 93esimo in una sfida scudetto servano evidenze ben diverse, posto che qui di evidente c’era ben poco».
LAMENTELE – Stefano Braghin continua: «Ben venga il VAR a chiamata e speriamo anche che la “crisi vocazionale” all’arbitraggio possa essere risolta: non è facile avere un livello alto, ma so che si sta lavorando per alzare la concorrenza e, di conseguenza, il livello delle prestazioni arbitrali in coerenza con quanto accade sui campi del calcio femminile. La sosta per le Nazionali aiuterà la Juventus? Poter rigiocare dopo sette giorni forse sarebbe stato più semplice, avere due settimane per pensare a quanto è accaduto potrebbe non essere d’aiuto. Ma la nostra è una squadra genuina e appassionata. Si è visto nei due minuti successivi proprio a quel rigore».
L’ERRORE – E ancora Braghin: «Le ragazze hanno cercato di reagire all’ingiustizia rimediando anziché ragionando per conservare il pareggio, cosa che sarebbe stata più logica. In quel momento il cuore ha prevalso sulla ragione, questa è una cosa bellissima che non potrò mai rimproverare loro. Poi, è vero, dobbiamo crescere in questo tipo di letture perché certi slanci si pagano cari e proprio l’episodio del rigore ci insegna che in alcuni frangenti dobbiamo imparare anche noi, come fanno gli avversari, a essere più furbi e meno immacolati».
DA DOVE RIPARTIRE – Stefano Braghin afferma: «Alla fine di Inter-Juventus Women alle mie ragazze ho detto che di fronte alla sconfitta e a un’ingiustizia come questo bisogna trangugiare il veleno in silenzio e trasformarlo in energia e voglia di riscatto, senza parlare troppo e lavorando duro, trovando conforto nei nostri principi. La classifica dice che siamo a +7, lo stesso vantaggio che avevamo all’inizio della Poule Scudetto, ma con quattro gare in meno da giocare. Ho detto che dobbiamo ripartire da qui. Le ragazze non devono perdere la fiducia e soprattutto devono isolarsi dalle sentenze che possono arrivare dall’esterno. Il carro dei vincitori in questo mondo si riempie e svuota velocemente».
AVVERSARIE DIRETTE – In conclusione Braghin: «Chi temo di più tra Inter e Roma? Sono entrambe pericolose, la Roma nelle ultime stagioni ha imparato a vincere e a livello individuale ha giocatrici che possono decidere le gare in qualsiasi momento. Quest’estate, nell’incredulità generale, avevo messo l’Inter tra le favorite per lo scudetto e non mi ero sbagliato, ha un allenatore che sa tirare fuori il meglio dalle ragazze. Siamo ancora in ballo su due fronti e quindi adesso cercheremo di completare l’opera. Con un tecnico nuovo e un totale di 14 inserimenti onestamente la situazione attuale va oltre le aspettative di inizio stagione, quando i nostri obiettivi erano l’accesso al Group Stage e la qualificazione alla prossima Champions. Entrambi raggiunti».
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