Kean torna sull’addio alla Juve: «Ero precipitato nel buio, a Firenze ho rivisto le stelle. Nessun rancore, ma adesso…». Le rivelazioni dell’ex bianconero | OneFootball

Kean torna sull’addio alla Juve: «Ero precipitato nel buio, a Firenze ho rivisto le stelle. Nessun rancore, ma adesso…». Le rivelazioni dell’ex bianconero | OneFootball

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·27 dicembre 2024

Kean torna sull’addio alla Juve: «Ero precipitato nel buio, a Firenze ho rivisto le stelle. Nessun rancore, ma adesso…». Le rivelazioni dell’ex bianconero

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Kean torna ancora a parlare dell’addio alla Juve: le dichiarazioni dell’ex attaccante bianconero anche in vista del prossimo match

Al Corriere della Sera, così Moise Kean è tornato a parlare del suo addio alla Juve. Il centravanti della Fiorentina si concentra anche sulla prossima sfida da ex.

JUVE – «A Torino ero precipitato nel buio. A Firenze sono tornato a rivedere le stelle. L’anno scorso gli infortuni hanno pesato tantissimo e mi hanno condizionato. Ho perso tante belle occasioni, compresa la possibilità di andare a gennaio all’Atletico Madrid. È stato un anno difficile, soprattutto dal punto di vista mentale. C’è chi cade in depressione, io invece ho reagito. Firenze mi ha fatto rinascere».


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PERCHE’ LA FIORENTINA – «Ho scelto la Fiorentina perché mi assomiglia, è ambiziosa come me. Ma anche per l’orgoglio della sua gente per i propri colori. Firenze è calda e passionale e ha avuto, nella sua storia, grandi attaccanti. Quando è capitata l’opportunità, Vlahovic mi ha incoraggiato».

SFIDA DA EX – «Non ho nessun astio contro i bianconeri. Se non avessi scelto di andare alla Juve, oggi non sarei qui e non avrei fatto questo tipo di carriera. Il Torino è una grandissima società, però non ho resistito al fascino dei bianconeri. Ero un bambino e a quell’età non stai tanto a guardare la rivalità tra le squadre».

PALLADINO – «Anche lui è ambizioso. Mi voleva già a Monza lo scorso gennaio, ma non è stato possibile. É una grande persona, per me più di un allenatore».

DIFFERENZE JUVE E FIORENTINA – «Il centro di allenamento alla Continassa è bellissimo e funzionale, ma il Viola Park è qualcosa di meraviglioso. Perfetto per lavorare. In un ambiente così non puoi che fare bene. Bisogna fare un applauso al presidente Commisso, sta dando tanto amore alla Fiorentina».

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