🤯 La manita, Doué e i Triplete di Enrique 🧨 La finale dei record | OneFootball

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·1 giugno 2025

🤯 La manita, Doué e i Triplete di Enrique 🧨 La finale dei record

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È stata una finale di Champions League storica, a partire dal clamoroso risultato di 5-0: mai si era registrato uno scarto così ampio in una finale in gara singola di una competizione europea.

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Non è però l'unico record polverizzato nella folle notte di Monaco di Baviera. Ecco una serie di primati infranti da PSG-Inter.


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La notte di Désiré Doué

Il grande protagonista della finale è stato senza alcun dubbio Désiré Doué, che ha portato a casa il titolo di Man of the Match della partita.

Una performance storica a soli 19 anni e 362 giorni: mai un giocatore così giovane aveva segnato e fornito un assist nella finale di Champions League.

È anche il più giovane giocatore nel ristretto club dei campioni capaci di segnare una doppietta in una finale di Champions: nove in tutto, lui compreso, il più giovane dei quali all'epoca dei fatti era Gareth Bale, l'unico, prima di ieri sera, a non aver compiuto ancora 30 anni (28 anni e 314 giorni).

Sono peraltro solo 14 i giocatori ad aver segnato in carriera almeno 2 gol in finali di Champions da quando il trofeo porta questo nome: dodici ne hanno segnati due, meglio di Doué e compagni hanno fatto solo Bale (3) e Cristiano Ronaldo (4).

E, età giovanissima a parte, Doué vanta un record assoluto in solitaria: mai nessun giocatore aveva partecipato (segnando o servendo l'assist) a ben tre gol in una finale di Champions.


Lucho, un trionfo tutto suo

Forse però, ancora più di Doué, il vero MVP della serata di ieri è stato Luis Enrique, capace di trasformare una squadra di campioni incompiuta in una vincente con una formazione giovane, ma più affiatata. Tanto che a Monaco il PSG è sceso in campo con l'undici di partenza più giovane in una finale di Champions League del XXI secolo.

Che Luis Enrique fosse uno dei migliori allenatori in circolazione, già lo sapevamo, ma l'asturiano è uno degli unici due allenatori ad aver vinto un Triplete alla guida di due squadre diverse. L'unico altro a esserci riuscito? Proprio lui, Pep Guardiola.

Lucho infatti vinse i tre trofei alla guida del Barça nel 2014-2015, quando allenava la famigerata MSN (Messi-Suárez-Neymar).

L'allenatore del PSG entra anche in un circolo ristretto di allenatori capaci di portare due club diversi alla vittoria in Champions. Insieme a lui Ancelotti, Heynckes, Hitzfeld, Klopp, Mourinho, Guardiola e Tuchel.


I record negativi dell'Inter

Se i record positivi del PSG brillano e incantano, bisogna poi passare alla pagina dei record negativi fatti registrare dall'Inter. Che contro il giovanissimo PSG è sceso in campo con una delle formazioni di partenza con la media di età più alta nella storia, facendo registrare il più ampio divario mai visto in campo in una finale di Champions.

30 anni e 242 giorni: si tratta della terza formazione titolare con l'età media più alta in una finale di Coppa Campioni o Champions League. Una classifica che, curiosamente, vede la top 5 composta dalle ultime 5 formazioni italiane a raggiungere l'ambita finale.

Sul campo, come abbiamo visto, non è andata per niente bene. Gara indirizzata in soli 20 minuti, e mai una squadra aveva concesso due gol così velocemente in finale.

Solo il Chelsea aveva concesso così tanti tiri durante il primo tempo di una finale di Champion, nel 2012 contro il Bayern (finale che, ironia della sorte, i londinesi vinsero).

Infine, un record particolare: entrambe le finali di Champions perse dall'Inter da quando il trofeo si chiama così sono state perse contro due squadre che non avevano mai sollevato la coppa dalle grandi orecchie in precedenza.

Manchester City e PSG, due squadre accomunate, fino a quel momento, da una politica di spese folli e dall'incapacità di portarsi a casa il trofeo più importante.


📸 INA FASSBENDER - AFP or licensors