Footbola
·10 novembre 2020
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·10 novembre 2020
Per un giocatore segnare quattro gol in una sola partita è sempre qualcosa di speciale ma il poker messo a segno di Joffrey Cuffaut nella trasferta del suo Valenciennes sul campo del Tolosa (partita finita 4-5 per gli ospiti) ha dell’incredibile.
Questo perché il suo autore, il già citato, non è un centravanti o un numero 10, ma un terzino destro francese di 32 anni. “We can be heroes, just for one day” cantava David Bowie nel lontano 1977 e non si potrebbe riassumere meglio il sabato pomeriggio vissuto a Tolosa che rappresenta senza ombra di dubbio il momento più importante e memorabile della sua carriera.
Prima di questa inaspettata quaterna con tanto di match-winner da calcio piazzato la carriera di Cuffaut era quella di tanti giocatori di buon livello che non riescono mai a fare quell’ultimo step per arrivare davvero ai piani alti del calcio: inizia la sua avventura nel 2006 con la squadra della sua città, l’AS Beauvais Oise con la quale gioca per quattro anni collezionando 60 presenze in quello che è l’equivalente della nostra Serie C; dopo si trasferisce nei paesi della Loira per giocare con il Le Mans, con il quale esordisce in Ligue 2, e nella prima stagione con la sua nuova maglia trova anche la sua prima rete tra i professionisti.
Dopo tre anni nella città delle celebri 24 ore, Joffrey passa al Nancy, illustre club francese che tra le tante cose vanta l’essere stato il primo club di “Le Roi”, Michel Platini.
È un trasferimento importante per la sua carriera in quanto alla sua terza stagione con quella maglia riesce a ottenere la promozione in Ligue 1 dove esordisce per la prima volta l’anno successivo, nella stagione 2016-2017. La prima, e al momento unica esperienza in Ligue 1 per Cuffaut non è delle migliori, seppur con 30 presenze ed anche un gol nel massimo campionato francese, la stagione si conclude con la retrocessione in Ligue 2.
Il terzino classe ’88 è ormai uno dei senatori del gruppo e decide di scendere di categoria insieme al suo club e gioca la stagione 2017/2018 in Ligue 2 dove mette a referto il suo record di gol in carriera segnando per 2 volte nell’arco di tutto il campionato.
Conclusasi la stagione, Cuffaut è costretto ai saluti e dopo oltre 150 presenze in maglia Nancy si trasferisca al Valenciennes, sua squadra attuale, militante anch’essa in Ligue 2. Le prime due stagioni non hanno molto da segnalare e il il club si piazza a metà classifica con 3 suoi gol.
Una carriera da onesto mestierante quella di Cuffaut, un giocatore di cui probabilmente in Italia non avremmo mai sentito parlare se non fosse che sabato pomeriggio ha deciso di diventare eroe per un giorno. Prima della trasferta a Tolosa infatti, ve ne sarete resi conto dai numeri della sua carriera, il terzino classe 1988 non era propriamente uno di quelli con il vizietto del gol. Fino a quella partita ne aveva segnati appena 11 in tutta la sua carriera ma il calcio è meraviglioso proprio perché per quanto ci si sforzi di capirlo e ci si illuda di conoscerlo, talvolta accadono cose di questo genere che davvero lasciano senza parole.
Un pomeriggio che vale una vita intera per Cuffaut che nell’arco di 90 minuti ha segnato circa il 25% dei gol di tutta la sua carriera, ha aggiornato il suo record di gol in una stagione (ed ovviamente in una sola partita) e ha portato, cosa fondamentale, 3 punti pesanti per la sua squadra.
La classifica in Ligue 2 è abbastanza corta e il Valenciennes attualmente dista solo 2 lunghezze dalla zona play-off e 4 dalla promozione diretta; non sono tra i più accreditati per questi obiettivi ma con un terzino che segna 4 gol a partite è lecito sognare.
Alessio Brucoli