Lazar Samardžić, il supersub che Gasp non può più ignorare | OneFootball

Non si sbilancia, Gasperini, ma avrebbe tutto il diritto di farlo. Entrato al 55esimo, appena dopo il vantaggio juventino, il trequartista serbo ha sfoderato una prestazione da supersub – che rappresenta un po’ la concezione del suo allenatore. Ad oggi, dopo Zaniolo, Lazar Samardžić è il giocatore offensivo meno impiegato dal primo minuto (5 volte in tutte le competizioni, appena 2 in campionato) ma, quando c’è, gioca (complessivamente è sceso in campo più volte di Lookman). E spacca la partita: in appena 781’ tra Serie A e Champions, 3 gol – due decisivi contro Bologna e Monza, uno mozzafiato a Berna – e 2 assist, e una percentuale da autentico baller sui dribbling riusciti (35 su 51, quasi il 69%).

È come se, però, Gasperini preferisse un cauto equilibrio, al momento: «In campo mando chi ritengo sia più affidabile. Pašalić fa cose straordinarie da tempo, Samardžić spero ci arriverà, a quei livelli» diceva dopo il 3 a 1 di Parma. Eppure, insieme a Lookman e De Ketelaere, si sono viste cose molto interessanti anche prima di martedì sera e anche come tridente titolare – l’unico caso in stagione si è registrato sul campo dello Shakhtar, seconda giornata di Champions.

Col belga e con Retegui ha dialogato bene in Coppa Italia, autore di una doppietta col Cesena. Più complicato il rapporto con Lookman nel 2 a 1 con l’Udinese, quasi un turnover di fianco a Brescianini contro l’Inter. E poi la Juve. Dietro alle punte è stato ineccepibile: 91% di accuratezza (100% sulle palle lunghe), 3 passaggi chiave, 3 dribbling su 4 completati. Sono numeri di chi, presto, meriterebbe di scendere più spesso in campo dall’inizio.