Livorno in Serie C, Paolo Indiani: «La mia impresa più bella. Vi spiego come si fa a vincere qui in Toscana. E aspetto Spalletti a cena…» | OneFootball

Livorno in Serie C, Paolo Indiani: «La mia impresa più bella. Vi spiego come si fa a vincere qui in Toscana. E aspetto Spalletti a cena…» | OneFootball

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·8 aprile 2025

Livorno in Serie C, Paolo Indiani: «La mia impresa più bella. Vi spiego come si fa a vincere qui in Toscana. E aspetto Spalletti a cena…»

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Le parole di Paolo Indiani, allenatore del Livorno, dopo la promozione della squadra toscana in Serie C. Tutti i dettagli in merito

Paolo Indiani è uno specialista in promozioni nelle categorie inferiori. L’ultima impresa l’ha fatta a Livorno, facendo salire la squadra dalla D alla Serie C. Ecco il racconto della sua carriera a La Gazzetta dello Sport.

L’ULTIMA IMPRESA«L’ultima è sempre la più bella. E poi Livorno è la città più grande dove ho vinto. Domenica siamo tornati e allo stadio c’era un sacco di gente. È stato bello vincere anche ad Arezzo, ma Livorno è Livorno»LA PRIMA PROMOZIONE«A 28 anni in Seconda categoria, a San Gimignano nel 1982-83,con giocatori over 32 che avevano giocato con me. Se ci ripenso…».É STATA LA SVOLTA DELLA SUA CARRIERA«No, era stata nel 1979. Vinsi due concorsi: uno alle Poste centrali a Firenze e uno al Comune di Certaldo. Ma volevo allenare, c’era grande passione, e sono rimasto a casa a guadagnare meno».LA PROMOZIONE MANCATA«1999-2000 a San Gimignano, vinto con un punto sempre sulla Sangiovannese, ma ce ne levarono 6 per un tesseramento irregolare. Poi trasferimmo la stessa squadra a Poggibonsi e vincemmo».LA TOSCANA«Mi mancano solo Siena e Carrara. A Pisa c’è rammarico perché andai dopo il fallimento e iniziammo solo a fine agosto, ma venni esonerato e al posto mio vinse Cuoghi. Sono stato bene ovunque, anche a Crotone è stato un anno bellissimo. Noi toscani ci sappiamo adattare bene ovunque».LA PIAZZA DI LIVORNO«Affascinante. Centinaia di persone sempre con noi in trasferta, migliaia in casa. Avevano bisogno di risalire, mi hanno ringraziato ma sono io che ringrazio quei tifosi per aver potuto vincere qui. Chi sa stare in uno spogliatoio sa stare ovunque. È un posto difficile, una scuola di vita».SPALLETTI«Un grosso, grosso, grosso in bocca al lupo, caro Luciano. Ma ha sistemato bene le cose, è bravo e ce la farà. Lo aspetto per una cena».

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