Pagine Romaniste
·7 gennaio 2025
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·7 gennaio 2025
Il Messaggero (M. Cecchini) – Se è vero che i numeri raccontano le traiettorie dell’universo e le incidenze che hanno nei destini degli uomini, a questo punto occorre arrendersi. Il luogo comune che dice che sia una partita dove non esistono favoriti, viene certificato anche dai numeri. Infatti, le cifre raccontano come dal 2000-2001, per Lazio e Roma il vantaggio in classifica è un fattore nullo.
Nessuno crederebbe mai al fatto che nelle ultime stagioni la squadra che si è presentata peggio al derby abbia guadagnato più punti dell’altra. Sulle 48 stracittadine giocate, infatti, la sfavorita alla vigilia ha perso 16 volte, pareggiato 13 e vinto 19 volte.
Anche nel secolo scorso questa incidenza si è verificata spesso, come nel campionato 1983-1984 con la Roma di Liedholm che poi sarebbe arrivata in finale di Champions League, pareggiò 2-2 contro una Lazio a rischio Serie B. Nel derby, quindi, l’unica regola è che non ci sono regole. Il mantra ormai può dirsi codificato: a Roma il derby non lo vincono i più forti, ma semplicemente i migliori.
Foto: [Marco Rosi] via [Getty Images]