Longo: “Col Palermo sono le gare per cui abbiamo lavorato tutto l’anno. Favilli? Attaccante da A. Falletti e Pereiro sono i primi a non essere contenti” | OneFootball

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·10 aprile 2025

Longo: “Col Palermo sono le gare per cui abbiamo lavorato tutto l’anno. Favilli? Attaccante da A. Falletti e Pereiro sono i primi a non essere contenti”

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Si torna in campo, con il Bari reduce dal pari contro il Catanzaro, al termine di una buona prestazione in cui i galletti hanno saputo rimontare per due volte i padroni di casa. All’orizzonte c’è il Palermo di Dionisi, squadra attualmente settima in classifica, ma che vive un buon momento di forma trascinata dal suo bomber Pohjanpalo (clicca qui per leggere le parole in conferenza del tecnico dei siciliani). I biancorossi, che hanno diversi giocatori da valutare, proveranno a dire la loro in un big match che vale la zona playoff. Di questo e di tanto altro ne ha parlato in conferenza stampa quest’oggi proprio mister Moreno Longo, a 24 ore dal match contro i rosanero. Di seguito le dichiarazioni raccolte dal nostro direttore Claudio Mele.

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Copyright: SSC Bari

Le parole di Longo

Inizia la conferenza di mister Longo.

Che gara sarà contro il Palermo? «Una partita importante, quando sei a 6 giornate dalla fine non può essere altrimenti. Se vuoi ottenere qualsiasi obiettivo passi da partite importanti come queste. Deve essere vissuta con il mood giusto, deve essere un piacere, se facciamo questo mestiere è per sfide come questa. La responsabilità deve essere quella, noi abbiamo lavorato tutto l’anno per partite come queste».

Che partita si aspetta? «Il Palermo è una squadra che avrebbe dovuto fare un campionato diverso fin dall’inizio, dovevano stare nelle prime posizioni per il valore della squadra. Poi la Serie B non guarda in faccia nessuno, ma da gennaio hanno trovato identità e un finalizzatore importante come Pohjanpalo. 8 gol nelle ultime 8 parlano da soli. L’avversario ci obbligherà a fare una grande partita».

Favilli può giocare? «Il suo valore non lo scopriamo certo noi. Ha avuto problemi di continuità legato a condizioni fisiche. È normale che lui voglia giocare di più, ma per farlo serve essere in condizione. Lo adoperemo in base a quello che ci garantirà. Poi io penso che se lui non avesse avuto una carriera con tutti questi infortuni avrebbe fatto la Serie A».

PB – In difesa si può rivedere il terzetto di Catanzaro? «Sceglieremo i giocatori più adatti. Sono tutti sullo stesso pieno, mi possono tutti mettere in difficoltà e chiunque dei 5 può giocare. Non ho ancora deciso se giocare con 2 o 1 attaccante, vedremo domani».

Qual è il momento di Favasuli? «Il suo gol non è arrivato per caso, è un ragazzo umile che lavora tanto e vuole crescere. Quando c’è questa disponibilità sul lungo con il lavoro questo paga. Son contento che sia stato decisivo, perché doveva migliorare proprio questo aspetto e potrà completarlo nel proseguo della sua carriera».

Che vuol dire essere una cooperativa del gol? «Un dato molto importante, perché vuol dire che sono tuti quanti coinvolti. Sappiamo di aver bisogno dei gol di tutti, sono poche le squadre che hanno il centravanti da 15 gol. È difficile trovare esterni che facciano gol, nel calcio di oggi è importante trovare gol alternativi».

Che risposte si aspetta? «Domani sarà una partita dove vogliamo darci un’ulteriore risposta e dire presente, fare una partita dove bisogna sempre essere dentro. Dovremo saperci isolare e mettere in campo le nostre caratteristiche, senza dare spazio alla nostra frustrazione. Se ci manca questo aspetto vuol dire che non siamo ancora una squadra ma un semplice di gruppo di giocatori. È questo che mi auguro di vedere».

Falletti e Pereiro perché non incidono? «Non sempre purtroppo alcuni giocatori riescono ad esprimersi nel modo in cui vorrebbero farlo. Ci sono tanti esempi nel calcio. Loro lavorano col massimo impegno e serietà per alzare il livello delle prestazioni, ma sono i primi che non sono contenti di ciò che stanno offrendo e sanno che devono incidere di più».

Perché a Catanzaro i subentrati hanno fatto bene diversamente ad altre volte? «In Italia l’equilibrio non esiste. Credo che sempre ci impegniamo per far uscire tutto nel migliore dei modi, al di là delle tante variabili che entrano in gioco. Sono d’accordo che il secondo tempo è inaccettabile, ma i giocatori non sono entrati in campo per fare così. Queste difficoltà poi subentrano, l’intento è sempre quello di fare il massimo. A Catanzaro si vedeva una squadra che cercava l’episodio, al di là che avrebbe pareggiato o meno».

Come spiega il calo di Dorval? «Lui è calato da marzo per il Ramadan, sebbene vada rispettato. Ci auguriamo possa tornare a quello che ci aveva abituato».

Termina la conferenza di mister Longo.

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