Magnanelli al termine di Juve Primavera-Lecce: «Ritrovare continuità è fondamentale, abbiamo fatto troppi alti e bassi. Vacca è un giocatore importante quando ha fame» | OneFootball

Magnanelli, allenatore della Juventus U20, ha parlato nel post partita della sfida tra i bianconeri e Lecce: tutte le dichiarazioni provenienti da Vinovo

Oggi, mercoledì, 19 febbraio 2025, all’Ale&Ricky di Vinovo, è andata di scena Juve Primavera e Lecce. Come di consueto, al termine della partita ha parlato Francesco Magnanelli. Ecco le sue parole nell’immediato post match.

MERITO DEI RAGAZZI – «Venivamo da un periodo in cui di risultati ne abbiamo ottenuti pochi un po’ per demeriti nostri o per situazioni varie. Oggi i ragazzi sono stati bravissimi nell’approccio e nell’interpretazione della gara. Non era facile. I ragazzi hanno risposto molto bene. Quello che ho chiesto è di essere più continui. Mi sono arrabbiato per il goal preso, perché non possiamo riaprire certe partite, però la partita è filata bene e il merito è dei ragazzi. Quello che dico sempre è che l’approccio non deve mai mancare. Se manca il percorso si fa più complicato».

FASE DIFENSIVA SEMPRE ATTIVA – «A me piace sempre una linea difensiva sempre attiva ed è quello su cui stiamo cercando di lavorare, non mi piacciono atteggiamenti passivi. Dobbiamo cercare di essere sempre vivi. Ci stiamo lavorando in merito. Sappiamo qual è la nostra strada»,

AMARADIO – «Si è comportato benissimo: mi piace, perché è un esterno col piede invertito. Quello che mi ha stupito è l’atteggiamento con cui è venuto. Lui si è messo totalmente a disposizione, ha dato qualità: è stato pericoloso e si meritava anche il goal. Sono dei valori aggiunti per noi».

VACCA – «Ale è un giocatore che diventa importante quando ha fame, quando rincorre nella fase difensiva e quando fa quello che gli viene richiesto. Quando fa queste cose, sposta gli equilibri. Averne di giocatori così. Non sempre ha avuto quella fame. Se vuole giocare nel calci dei grandi, deve andare forte. Spetta solo a lui. Se lui è quello di oggi, sposta gli equilibri, altrimenti diventa un giocatore normale».