Marchetti (UEFA): «Superlega? Per noi partecipa chi merita, non chi ha un nome» | OneFootball

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·14 ottobre 2024

Marchetti (UEFA): «Superlega? Per noi partecipa chi merita, non chi ha un nome»

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«Noi abbiamo un’idea chiara: le competizioni sportive secondo il modello europeo sono aperte. Partecipa chi merita, non partecipa chi ha un nome. Questa evoluzione di formato non ha fatto altro che confermare questo: è cambiato il format, non il modo di qualificarsi. A suo tempo, i tifosi e tutto il mondo del calcio hanno detto chiaramente cosa pensavano del progetto della Superlega e perché non era adatto per il calcio europeo».

Così Giorgio Marchetti, vice segretario generale della UEFA, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, in merito alla possibilità che la nuova Champions abbia segnato la sconfitta definitiva del progetto Superlega. E proprio sul nuovo format delle coppe europee ha aggiunto: «Penso che si debba aspettare un numero significativo di giornate per capire il trend. Il nostro obiettivo è cercare di rendere il format più interessante, toccare i pochi punti deboli della competizione come i gironi troppo scontati ed evitare di arrivare alla fine del girone con partite prive di interesse. Nelle prime due giornate ci sono stati risultati eclatanti, ma chi ha vinto 9-2 ha poi perso la partita dopo. Due delle squadre che guidano il ranking UEFA hanno già perso una partita. Le caratteristiche di imprevedibilità di questo formato porteranno una competizione interessante e vivace fino alla fine».


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«Il calendario è una delle complessità del nostro tempo, è un argomento sensibile. Bisognerebbe fare un ragionamento complessivo, che tenga in considerazione anche elementi più oggettivo. È vero che nel calendario ci sono più partite, però ci sono altri fattori come le rose più ampie e un turnover più ampio. I dati dicono che di fronte a un maggior numero di partite giocate, il numero di minuti giocati dai singoli giocatori rimane sostanzialmente stabile. Nella stagione 2023-24 nelle rose di tutti i campionati europei, i top 11 di ogni squadra hanno giocato circa il 70% dei minuti. Il turnover è in forte crescita. Da stagione a stagione, l’aumento del numero dei giocatori utilizzati da ciascuna squadra è di circa il 10%. Siamo di fronte a un’evoluzione», ha aggiunto Marchetti.

Infine, una battuta sulla sede della finale di Champions League 2027, dopo che la UEFA ha deciso di togliere l’assegnazione a San Siro: «Il processo è stato aperto da qualche giorno con una lettera a tutte le federazioni. Ci aspettiamo che le manifestazioni di interesse siano espresse entro fine mese, c’è una data di scadenza prima della fine di ottobre. Solo allora sapremo quali candidature ci sono e cosa possiamo aspettarci».

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