Inter-News.it
·12 novembre 2024
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Il presidente Giuseppe Marotta presente oggi presso le Cantine di Villa Boemia a Cuccaro Monferrato per ritirare il premio “Nils Liedholm 2024” ha parlato del calcio attuale e del futuro, e anche delle similitudini tra lo stesso Liedholm e Simone Inzaghi. Successivamente ha poi risposto anche ad Antonio Conte e a Paolo Scaroni.
GRANDE ONORE – Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, dal palco parla di Niedholm: «Grazie a tutti per la presenza e alla giuria per questo premio. Liedholm è stata una figura importante nella mia vita, perché lui era l’allenatore del Varese e lo portò in Serie A. Io avevo 12 anni e abitavo a pochi metri da dove si allenava il Varese. Il magazziniere mi faceva assistere agli allenamenti e da Liedholm ho imparato la capacità di gestire il gruppo».
CALCIO DEL FUTURO – Marotta poi si concentra parlando del calcio attuale e quello del futuro, con un tema sempre principale: «La parola chiave è sostenibilità. Purtroppo questo si è perso negli ultimi anni. Oggi non esiste più il modello di mecenatismo. La dimostrazione è che oggi le due squadre di Milano sono gestite da proprietà straniere e menomale che ci sono altrimenti ci sarebbero stati problemi anche per loro. Le televisioni sono il 60% dei ricavi e va venduto un prodotto ai tifosi».
SIMILITUDINI CON INZAGHI – Marotta parla delle differenze tra il calcio dell’ex allenatore svedese e quello attuale, con un consiglio particolare a Inzaghi: «La grande qualità di Niedholm era la pacatezza, la tranquillità, con le sue battute ironiche. Liedholm e i suoi colleghi vivevano un calcio in cui c’era tanta considerazione dei valori umani, ma non esisteva la pressione del calcio attuale. Oggi la pressione è continua, ci sono polemiche veramente infinite per un rigore. Se dovessi dare un consiglio a Inzaghi, che è giovane e in crescita, è proprio quello di acquisire quella tranquillità e quella pacatezza che era propria di Liedholm».