PianetaChampions
·14 novembre 2024
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Youssouf Fofana, centrocampista del Milan, ha parlato a “La Gazzetta dello Sport”: “Vorremmo stare più in alto. Abbiamo raccolto qualche risultato meno positivo. Ma significa che possiamo migliorare molto, rimanendo meno esposti. Quando inizieremo a dare continuità a gioco e risultati faranno i conti con noi. Credo nel lavoro del mister e nella qualità dei miei compagni di squadra. Sono certo che la strada è giusta. Puntiamo allo Scudetto? Certo, siamo il Milan. Il Milan deve giocare ogni anno per lo scudetto. Lasciateci un po’ di tempo per lavorare e poi vedremo più avanti dove saremo.
Mi sono subito adattato? Perché conoscevo il progetto che ho accettato con la massima disponibilità per l’allenatore che mi ha dato spazio. La Serie A mi piace. E’ diversa dalla Ligue 1 dove in ogni squadra ci sono due o tre individualità: una volta bloccate puoi dominare. In Italia tutte le squadre seguono una strategia tattica fino al fischio finale, e diventa più difficile.
Cosa mi chiede Fonseca? Equilibrio, di fare da tramite tra difesa e attacco, di essere il primo a impostare il gioco e il primo a difendere, occupando gli spazi lasciati dai compagni, essendo una squadra che si muove molto. Io sono quello che si muove di meno, colmando i vuoti, da giocatore nell’ombra. Mi sto abituando, mi piace perché mi permette di migliorare.
Ibrahimovic? Fin da subito mi ha spiegato il progetto e l’importanza del Milan per lui e la Serie A. Ci tiene molto al nuovo corso. E’ molto presente e positivo. Prima delle partite ci dà sempre un paio di consigli. Ci trasmette fiducia.
A chi mi ispiro? Yaya Touré, oppure Ndombele al Lione. In genere giocatori che decidono il gioco e sanno quando fare il passaggio o tenere palla”.