DirettaCalcioMercato
·18 febbraio 2025
Milan, Ibrahimovic: “Siamo delusi, l’arbitro poteva avvertire Theo anziché espellerlo”
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·18 febbraio 2025
Il Milan delude ed esce dalla Champions League contro il Feyenoord: le parole nel post partita di Zlatan Ibrahimovic.
Delusione per il Milan e per il calcio italiano: la squadra di Sergio Conceição non va oltre il pareggio a San Siro contro il Feyenoord e saluta la Champions League. Nel post partita dopo le parole di Walker, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato il verdetto anche il Senior Advisor rossonero, Zlatan Ibrahimovic.
Qual è la tua analisi? “Siamo delusi e arrabbiati. E’ mancata maturità, ma l’arbitro è stato duro: una simulazione in una partita così, almeno dai un avvertimento. Questo episodio ha cambiato la partita. Ora il gruppo deve stare unito, archiviare questa partita e pensare al campionato. Soffriamo questa notte, poi da domani prepariamo il prossimo obiettivo“.
Cosa potevate fare di più? “Tanto di più. Dopo le partite si può dire tanto, in partita si potevano fare tante cose. Abbiamo iniziato bene la gara e il secondo tempo, poi abbiamo dovuto giocare con uno in meno“.
L’ingenuità di Theo è il primo giallo.“Questa situazioni, quando succedono, non si può dire se siano giuste o no. Theo non fa l’attore, gioca il suo gioco. Prima ammonizione tira la maglia, ma in campo succede“.
Siete arrabbiati con l’arbitro? “Siamo arrabbiati con noi stessi, l’avversario è stato più forte di noi. Non siamo arrabbiati con l’arbitro: colpa nostra, non ci sono scuse o lamentele. Dobbiamo guardarci allo specchio e dire cosa sbagliamo, per migliorare e continuare. I rossi sono situazioni che succedono in campo. Con l’Empoli abbiamo preso un rosso ingiusto, ma succede in partita e non lo possiamo controllare. Dobbiamo essere sereni in campo e concentrati“.
Cosa ti ha deluso e dove potevate fare meglio in stagione? “Oggi è una delusione uscire dalla Champions. Prima di iniziare il campionato, è ovvio che vuoi vincere. La Supercoppa l’abbiamo vinta e siamo passati in Coppa Italia. Non sempre va come vuoi, non eravamo soddisfatti e abbiamo fatto mosse a gennaio col mercato per cambiare la situazione ma poi non c’è garanzia“.
Che Milan vuoi vedere? “Voglio vedere un Milan dominante. Mi ricordo quando sono arrivato 4/5 anni fa e non era il Milan a cui tutti erano abituati, poi è cresciuto“.
La squadra dello scudetto è stata quasi smantellata: troppo per te? “Io ho smesso, se potevo continuare a giocare giocavo. Posso dire che la squadra di oggi ha più possibilità di vincere della squadra che ha vinto. E’ il doppio più forte: come qualità è meglio“.