Modena, senti l’ex Tesser: “Se mi avessero chiamato sarei tornato senza pensarci! Mandelli? Non mi stupisce, i Rivetti…” | OneFootball

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·18 novembre 2024

Modena, senti l’ex Tesser: “Se mi avessero chiamato sarei tornato senza pensarci! Mandelli? Non mi stupisce, i Rivetti…”

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Paolo Mandelli è partito col botto sulla panchina del Modena: l’ex allenatore della Primavera dei Canarini si è presentato in Serie B battendo la Carrarese e conquistando una vittoria che mancava da fine settembre.

Nonostante non lo conosca personalmente, l’ex allenatore gialloblù Attilio Tesser non si è stupito della scelta della famiglia Rivetti di affidargli la panchina. Il tecnico classe 1958, intervistato su Radiamo Web Radio, ha inoltre annunciato che sarebbe tornato volentieri ad allenare il Modena, grazie ai buoni rapporti lasciati al momento dei due addii. Di seguito le dichiarazioni integrali, riprese da TuttoModenaWeb.com.


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BASI – “Dal mio punto di vista credo che si debbano dare delle certezze ai giocatori e non cambiare spesso modulo di partenza. Poi durante le partite ci si può e ci si deve adattare, a seconda di quello che pensi che serva. Come allenatore devo dare una base alla mia squadra, deve essere organizzata bene nelle due fasi di gioco, così ti senti decisamente più forte. Cambiare spesso può portare elementi di difficoltà. Il mio modo di portare serenità alla squadra è lavorare sulle basi. Devi avere fiducia in quello che vai a fare e io ho sempre cercato di portare tranquillità”.

GERARCHIE – “Possono esistere, anzi esistono, ma vanno meritate. Ci sono degli uomini fondamentali su cui sai che puoi far girare una squadra. E questi giocatori si fa fatica a toglierli. Nel Modena di oggi, il catalizzatore del gioco è Palumbo ma bisogna essere squadra perché con uno o due pezzi non si va da nessuna parte. I giocatori che rientreranno dagli infortuni potranno fare cose buone. Se Mendes si integra con la squadra sarà un giocatore importante per la categoria”.

LA SCELTA DI MANDELLI – “Non conosco Paolo Mandelli perché ha sempre allenato le giovanili e non ho nessun parametro né pensiero su di lui per poterlo valutare come allenatore. Ha fatto molto bene nel settore giovanile e sempre più squadre stanno adottando questo tipo di soluzione interna. La scelta dei Rivetti non mi meraviglia perché hanno sempre creduto tanto nel settore giovanile. Si vede che la società mette un impegno importante”.

EVENTUALE CHIAMATA – Se mi avessero chiamato sarei tornato senza ombra di dubbio, ho passato due anni bellissimi, io sono stato benissimo e ho messo il massimo dell’impegno. Abbiamo vinto il campionato di Serie C e centrato un decimo posto in B creando un feeling particolare tra squadra e ambiente. Sono tornato due volte a Modena e continuo a percepire tanto calore”.

SERIE B – “La Serie B, in tutti i parametri, dai playoff ai playout, si decide sempre alle ultime giornate. Bisogna cercare di non impantanarsi nelle ultime posizioni altrimenti diventa difficile. Stare nella parte medio-bassa della classifica non è semplice. C’è un grande equilibrio e puoi perdere o vincere contro chiunque. La B è un bel campionato, un campionato di valore”.

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