Calcio e Finanza
·7 gennaio 2025
Calcio e Finanza
·7 gennaio 2025
Il passaggio di proprietà del Monza potrebbe richiedere più tempo del previsto. Come riporta l’edizione odierna di MF-Milano Finanza, la trattativa tra Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi che ha acquisito il club nel 2018, e Gamco Investors, un fondo americano con asset gestiti per 32 miliardi di dollari distribuiti su oltre 800 aziende quotate, sarebbe attualmente in stand-by. Gamco, guidato dal magnate italoamericano Mario Gabelli, originario di Solignano nel Parmense ma nato a New York, sembrava molto interessato al club.
Non è chiaro il motivo preciso del rallentamento, ma una possibile causa potrebbe essere legata alla posizione in classifica della squadra, attualmente ultima in Serie A con soli 10 punti in 19 partite. Già lo scorso agosto si era parlato dell’interesse del fondo americano, come riportato dalla testata, e dopo una visita al centro sportivo “Luigi e Silvio Berlusconi” a fine estate, l’accordo sembrava potesse chiudersi entro ottobre.
Proprio in quel periodo era iniziata una due diligence per analizzare i dettagli dell’operazione e valutare l’acquisizione del 100% del club. Tuttavia, l’andamento negativo del Monza in campionato – è la sua terza stagione nella massima serie – potrebbe aver raffreddato l’entusiasmo di Gabelli e del suo rappresentante in Europa, Alec Boccanfuso.
Infatti, fonti vicine alla trattativa non escludono che l’ultimo posto in classifica abbia influito sulla valutazione del club, stimata fino all’autunno scorso intorno ai 100 milioni di euro. Inoltre, alcuni osservatori si interrogano su quanto il bisogno di Fininvest di recuperare gli investimenti effettuati – anche per infrastrutture come lo stadio e il centro sportivo – abbia inciso sulle trattative.
Ciononostante, la famiglia Berlusconi ha sempre dimostrato grande disponibilità a investire. A dimostrazione di ciò, dall’inizio di questa stagione sono stati investiti ulteriori 40 milioni di euro, portando così l’impegno complessivo dal 2018 a oggi a circa 300 milioni.
Sebbene questa trattativa sembri al momento congelata, così come accaduto in precedenza con Orienta Capital Partners, ciò non segna la fine del progetto di cessione. La famiglia Berlusconi appare intenzionata a proseguire nella ricerca di un partner, una decisione originariamente voluta dallo stesso Silvio Berlusconi.
I numeri dell’ultima stagione, in attesa del bilancio definitivo, mostrano segnali incoraggianti. Nel 2022/23, sotto la guida dell’amministratore delegato Adriano Galliani, i ricavi sono raddoppiati, raggiungendo 68,3 milioni di euro, mentre le perdite sono scese a 60,3 milioni rispetto ai 65,4 milioni dell’anno precedente. Questo nonostante un aumento dei costi operativi di 30 milioni, per un totale di 134,3 milioni. Il patrimonio netto, invece, è passato dai 18,2 milioni di fine 2022 a 20 milioni di euro alla fine del 2023.